Si è spento all’età di 77 anni uno dei registi più iconici dell’epoca recente, autore di pellicole entrate negli annali del cinema italiano e internazionale.
Il mondo del cinema dice addio a uno dei suoi Maestri. Sta facendo il giro del mondo la notizia della scomparsa di Bernardo Bertolucci, regista fra i più acclamati di sempre. Artefice di uno stile ispirato alla concretezza del reale, Bertolucci si avvicinò alla settima arte fin dalla giovane età, trovando in figure come Pier Paolo Pasolini un punto di riferimento, per poi dare forma a una poetica del tutto autonoma.
La fama internazionale sopraggiunse nel 1972, con l’ormai celeberrimo Ultimo tango a Parigi, interpretato da Marlon Brando e Maria Schneider, che suscitò scandalo e polemiche ma anche uno straordinario successo di pubblico, mantenutosi intatto fino ai nostri giorni. Da quel momento in poi, l’ascesa di Bertolucci fu inarrestabile, grazie a capolavori come Novecento, La luna e La tragedia di un uomo ridicolo.
Risale al 1987 il kolossal L’ultimo imperatore, che conquistò nove Premi Oscar, tra cui quelli per la miglior regia, per il miglior film e per la migliore sceneggiatura non originale. Memorabili anche i lavori successivi, come Il tè nel deserto, Piccolo Buddha, The Dreamers e il recente Io e te, tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti. Il talento di Bertolucci fu riconosciuto anche dalla Mostra del Cinema di Venezia, che gli tributò il Leone d’oro alla carriera nel 2007.
Sky Arte renderà omaggio al regista scomparso mandando in onda domani, martedì 27 novembre, alle ore 22:15, il documentario Rubando Bellezza. Diretta da Fulvio Wetzl, Laura Bagnoli e Danny Biancardi, la pellicola descrive l’epopea della famiglia Bertolucci, a partire da Attilio, padre di Bernardo e del fratello Giuseppe. L’obiettivo del film è accompagnare lo spettatore alla scoperta delle suggestioni poetiche, ambientali, sociali, artistiche, esistenziali e affettive in cui affondano le radici di una famiglia straordinaria, seguendo da vicino le carriere dei due fratelli.