Su invito di alcune associazioni umanitarie britanniche, l’artista cinese ha progettato una bandiera per celebrare il 70esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: sventolerà fuori da scuole, caserme, ospedali del Regno Unito.
Ai Weiwei, uno degli artisti più iconici del mondo, ha creato una bandiera per ricordare i diritti umani e, soprattutto, i troppi casi in cui vengono ancora calpestati. L’opera è nata dall’invito delle associazioni umanitarie britanniche a progettare una bandiera per celebrare il 70esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Fly The Flag – questo il nome dell’intera iniziativa coprodotta da Fuel, Amnesty International, Donmar Warehouse, Human Rights Watch, Liberty, National Theatre, Sadler’s Wells e Tate Art Galleries, insieme a Coventry City of Culture Trust – metterà la bandiera a disposizione di intere comunità e singoli cittadini per aumentare la consapevolezza e la comprensione dei diritti umani: a giugno sventolerà per sette giorni fuori dalle scuole, dalle caserme di polizia, dalle chiese e ospedali del Regno Unito.
“È molto difficile progettare qualcosa per illustrare un concetto così ampio e astratto”, ha commentato l’artista cinese al Guardian, spiegando l’origine del disegno che ha ispirato l’immagine sulla bandiera: un’impronta di fango. “Ho pensato che un’impronta si riferisse a tutti coloro che sono stati costretti a fuggire, in Africa, in Afghanistan o in Bangladesh. Non c’è niente di più umano di un’impronta”.
[Immagine in apertura: photo by Camilla Greenwell]