L'anello del governatore romano che ha crocifisso Gesù Cristo è stato ritrovato durante uno scavo condotto 50 anni fa, nel sito di Herodion, vicino a Betlemme, in Cisgiordania, ma solo ora l'iscrizione è stata decifrata.
L’anello del governatore romano Ponzio Pilato, che ha crocifisso Gesù Cristo, è stato decifrato: giunge la conferma che sarebbe appartenuto proprio a lui. Ad annunciare la sensazionale notizia è la prestigiosa rivista Israel Exploration Journal nel suo ultimo numero, citando a sua volta il quotidiano israeliano Ha’aretz.
Il prezioso reperto è stato ritrovato durante uno scavo condotto – poco dopo la guerra dei sei giorni nel 1968-69 – dal professor Gideon Forster dell’Università ebraica di Gerusalemme nel sito di Herodion vicino a Betlemme (nell’immagine in apertura), in Cisgiordania, ma solo ora l’iscrizione è stata resa intelleggibile grazie ad una particolare tecnica fotografica. Questa ha permesso di leggere senza dubbio il nome di Pilato, in lettere greche incise sull’anello di bronzo, e attribuirne definitivamente la proprietà al celebre prefetto della provincia della Giudea sotto l’imperatore Tiberio, che guidò la regione fra il 26 e il 36 DC e che, secondo il Vangelo, fu a capo del processo a Gesù che lo portò alla crocefissione.