Pompei non smette di meravigliare e di restituire, scavo dopo scavo, dettagli della vita quotidiana che qui si conduceva fino al dramma dell'eruzione del Vesuvio, avvenuta nel 79 d.C. All'interno di una stalla, compresa in una grande tenuta, è stato rinvenuto un cavallo forse appartenuto a un generale o un'altra figura militare di primo piano.
A ridosso delle festività natalizie, dal Parco Archeologico di Pompei è giunta la notizia di un nuovo, rilevante quanto stupefacente ritrovamento.
A poche settimane di distanza dalla scoperta del dipinto dalla notevole carica erotica raffigurante l’unione tra la regina di Sparta, Leda, e Giove, che per conquistarla assunse le sembianze di un cigno, nell’importante sito è stato rinvenuto lo scheletro di un animale. Per gli studiosi che lo stanno analizzando, si tratterebbe di un cavallo di gran razza, già dotato della sella e, probabilmente, pronto a partire al galoppo in qualsiasi momento. Legato in una stalla, presenta finimenti riccamente decorati in bronzo.
A sottolineare il rilievo di questa rara scoperta è stato lo stesso direttore del parco archeologico, Massimo Osanna, che in una dichiarazione alla stampa ha sottolineato come la speranza sia di proseguire in questo senso nel corso delle operazioni di scavo, già previste per il 2019, nella medesima villa.
Considerata di particolare prestigio, la tenuta in cui è avvenuta la scoperta è stata paragonata dallo stesso Osanna alla Villa dei Misteri, tra i fiori all’occhiello di Pompei. Non è dunque un caso che per il prossimo anno sia stato previsto lo stanziamento di fondi sia per ulteriori indagini archeologiche in questo quadrante del sito, sia per l’esproprio dei terreni sui quali si dovrà scavare.
E chissà quali sorprese arriveranno nel corso dell’anno in arrivo, utili a fornire ulteriori dettagli sulla vita che si conduceva all’interno di una città romana.