Fino al 13 gennaio 2019, la grande pala d'altare risalente al 1475 sarà esposta nella Sala Alessi di Palazzo Marino, a Milano. Ad accompagnare i visitatori alla scoperta dei segreti e delle peculiarità dell'opera saranno gli storici dell'arte.
Ha a lungo diviso gli storici dell’arte la grande pala d’altare raffigurante l’Adorazione dei Magi, realizzata intorno al 1475 per la chiesa di Santa Maria dei Servi, a Perugia. A mettere la parola fine sulla questione attributiva, indicando nel Perugino il suo artefice, fu Adolfo Venturi, la cui posizione è allineata con quella espressa da Vasari. Proprio questo olio su tavola, conservato stabilmente alla Galleria Nazionale dell’Umbria, è l’opera scelta per il tradizionale appuntamento natalizio con l’arte di Palazzo Marino. A Milano, nella Sala Alessi, per l’undicesima volta si rinnova infatti la temporanea espositiva di un capolavoro artistico visitabile gratuitamente per l’intero periodo delle festività natalizie.
L’Adorazione dei Magi, fino al 13 gennaio 2019, sarà presentata nel capoluogo lombardo nell’ambito di un progetto espositivo curato da Marco Pierini, Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria; a precederlo è stato un intervento di restauro. I visitatori potranno apprezzarne le peculiarità e lo stile grazie a visite condotte da storici dell’arte e al catalogo della mostra, curato dallo stesso Pierini e pubblicato da Silvana Editoriale. Oltre alla lunga vicenda relativa all’attribuzione, l’opera – complessa e affascinante – riassume sulle superficie pittorica tutte le suggestioni che accompagnarono la formazione di Pietro Cristoforo Vannucci. Originario di Città della Pieve, in Umbria, l’artista crebbe artisticamente a Firenze, nella bottega del Verrocchio. All’interno di questa autentica “fucina di talenti”, ebbe l’opportunità di lavorare al fianco di alcuni tra i maggiori protagonisti dell’arte del Rinascimento: Domenico Ghirlandaio, Sandro Botticelli, Lorenzo di Credi e, naturalmente, Leonardo da Vinci. Secondo la tesi più autorevole, Perugino avrebbe lavorato a questa pala tra i 25 e i 30 anni. Tra i punti di forza a sostegno della tesi che riconosce nella sua mano l’autore di questo dipinto ci sono alcuni dettagli salienti: il paesaggio che si fa via via ceruleo verso l’orizzonte, secondo quanto teorizzato da Leonardo sulla prospettiva aerea; i volti giovanili e femminili cesellati, di diafana purezza; la capacità di dosare la luce e di scaldare con essa il colore.
Con l’esposizione del L’Adorazione dei Magi, la collaborazione tra la Regione Umbria e il Comune di Milano si rafforza nel periodo natalizio: nel cortile di Palazzo Marino, infatti, sarà esposto anche il presepe della tradizione umbra.