Mancano pochi giorni all’inaugurazione della nuova mostra allestita presso le Gallerie d’Italia ‒ Palazzo Zevallos Stigliano, che sancisce il ritorno di alcuni capolavori nella loro sede originaria, che un tempo fu la "casa" di un principe.
È il frutto di studi e ricerche approfonditi, la mostra in arrivo alle Gallerie d’Italia ‒ Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli. Dal 6 dicembre al 7 aprile 2019, la sede partenopea farà da cornice a ben 36 capolavori, appartenuti alla collezione della famiglia Vandeneynden, che soggiornò nella sontuosa dimora di via Toledo dagli ultimi decenni del Seicento.
Rubens, Van Dyck, Ribera. La collezione di un principe riunirà per la prima volta le opere nello stesso palazzo e nelle medesime stanze dove furono conservate per decenni, evocando la storia di una raccolta che porta il nome della famiglia Vandeneynden, originaria di Anversa, e che individua in Ferdinando Vandeneynden il suo detentore.
Alla morte di Ferdinando il prezioso patrimonio passò alle sue tre figlie, due delle quali, Giovanna ed Elisabetta, sposarono rispettivamente Giuliano Colonna, principe di Stigliano dal 1716 ‒ fa riferimento a lui il titolo della rassegna ‒ e Carlo Carafa di Belvedere. L’inventario del 1688 includeva oltre 300 dipinti, tra cui spiccavano dipinti di Jan Brueghel, Caravaggio, Luca Giordano, Jan Miel, Mattia Preti, Nicolas Poussin, Jusepe de’ Ribera, Salvator Rosa, Pieter Paul Rubens, Anton Van Dyck, solo per citarne alcuni.
Curata da Antonio Ernesto Denunzio, con la presenza di Gabriele Finaldi come consultant curator e con la collaborazione di Giuseppe Porzio e Renato Ruotolo, la mostra si avvale di importanti prestiti internazionali e porta per la prima volta in Italia dipinti quali La merenda di Jan Miel, proveniente dal Prado, e i due Jan Fyt di collezione spagnola (González de Castejón Silva).