Il duo di artisti svedese è sbarcato al Mart di Rovereto, offrendo al pubblico un viaggio in un immaginario costellato di paradossi e inquietudini, che riflettono le contraddizioni dell’animo umano.
Visceralità, tagliente ironia e senso del grottesco. Sono questi gli elementi alla base della poetica di Nathalie Djurberg e Hans Berg, il duo svedese in mostra al Mart di Rovereto fino al 27 gennaio 2019, nell’ambito di una rassegna arricchita da opere inedite e da un’esperienza di realtà virtuale.
Seconda tappa del progetto che coinvolge anche il Moderna Museet di Stoccolma e la Schirn Kunsthalle di Francoforte, l’esposizione è la più vasta fra quelle dedicate alla coppia di artisti che si sono aggiudicati il Leone d’argento alla Biennale di Venezia nel 2009. Grandi installazioni immersive caratterizzano il lavoro di Nathalie Djurberg, cui fanno da contraltare le sonorizzazioni di Berg, compositore, musicista e produttore.
Le contraddizioni dell’essere umano e i sentimenti più viscerali che lo muovono sono la base da cui traggono origine le opere in mostra, popolate di figure modellate con la cera e poi animate attraverso lo stop motion. Il risultato è un universo immaginario nel quale, tra ironia e paradosso, le categorie di genere e gli stereotipi sono sovvertiti.