Le Marche dopo il terremoto, nelle opere di tre artisti

14 Dicembre 2018

Olivo Barbieri, Site specific MARCHE17, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, 2017

Terre in movimento è l’emblematico titolo della rassegna allestita fino al 3 marzo 2019 nella Chiesa di San Gregorio Illuminatore, già San Bartolomeo, ad Ancona. Cuore pulsante della mostra, le opere di Olivo Barbieri, Paola De Pietri e Petra Noordkamp, chiamati a elaborare una riflessione visiva sull’area marchigiana e adriatica, “in movimento” dal punto di vista morfologico, economico, culturale e comunitario.

Sono dunque confluiti nell’iniziativa, promossa e prodotta dalla Soprintendenza in partnership con il MAXXI di Roma – dove la mostra approderà a giugno 2019 – e l’Associazione Demanio Marittimo.Km-278, i lavori di Olivo Barbieri, che si è misurato con un cambio di scala, adottando per i suoi scatti la dimensione frontale e non aerea; quelli di Paola De Pietri, che ha scelto il bianco e nero per ritrarre volti e infrastrutture, mezzi chiave al fine di ricostruire il senso di comunità; quelli di Petra Noordkamp, che ha usato il video per alternare dettaglio e contesto, narrando le trame dei luoghi.

Curata da Carlo Birrozzi e Pippo Ciorra, con l’organizzazione e il coordinamento di Cristiana Colli, la mostra si avvale degli allestimenti ideati dal gruppo Gnomone, selezionato da una giuria fra i 7 gruppi che negli anni hanno realizzato, sempre in seguito a un concorso, il display di Demanio Marittimo.Km-278.
Come sottolinea Birrozzi, “questa esperienza si caratterizza a tutti gli effetti come un prototipo che pone al centro del proprio agire il valore. Il valore del patrimonio esistente, di progetti autoriali differenti per mezzo e linguaggio, di costruzione di nuovo patrimonio e collezionismo pubblico a disposizione delle comunità locali e professionali, nazionali e internazionali”.

[Immagine in apertura: Olivo Barbieri, Site specific MARCHE17, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, 2017]