Poker di mostre a Forlì per il fotografo Paolo Monti

20 Dicembre 2018

Paolo Monti - Fotografie 1965-1982

Scomparso a Milano nel 1982, e annoverato tra i principali esponenti della storia della fotografia in Italia, Paolo Monti è al centro di un progetto espositivo a Forlì che ne analizza la produzione a partire dagli anni Trenta e con specifico riguardo per le relazioni attivate con questa città dell’Emilia Romagna.
Fino al 6 gennaio 2019, gli spazi dei Musei San Domenico nel centro storico accolgono infatti quattro mostre che intendono documentare il ruolo chiave rivestito da questo autore nella valorizzazione del territorio forlivese. A 110 anni dalla sua nascita, la città ne ricorda – con tre delle rassegne in corso – l’interesse verso l’attività di documentazione e ricerca condotta in quest’area.

Nel 1971, su commissione del Comune e con il coinvolgimento dell’allora soprintendente Andrea Emiliani, Monti realizzò la prima campagna di censimento del centro storico di Forlì, a sua volta compresa in un progetto a dimensione regionale, costitutivo dell’archivio fotografico attualmente in dotazione agli enti territoriali della Regione Emilia Romagna. A questo specifico lavoro è dedicata la mostra, curata da Roberta Valtorta, Paolo Monti e il censimento del centro storico di Forlì, che riunisce circa 80 stampe utili a comprendere anche il metodo di lavoro e gli strumenti operativi del fotografo.
Il territorio locale e le sue specificità – paesaggistiche e urbane – sono ancora al centro delle esposizioni Paolo Monti dalle campagne di rilevamento al censimento delle vallate forlivesi, relativa ai rilevamenti effettuati nel 1969 e con opere che provengono dall’archivio privato di Andrea Emiliani, e 2018 Muri di Forlì: letture fotografiche di Luca Massari, le cui 50 immagini offrono una narrazione in chiave contemporanea del tema dei dettagli urbani, già peculiare nell’opera di Monti.

Estende infine l’orizzonte all’intera produzione del fotografo Paolo Monti – Fotografie 1935-1982, ritmata dalle 200 stampe vintage presentate in occasione della monografica ospitata a Milano, nel 2016.
Dagli esordi negli anni Venti, all’affermazione a livello internazionale, avvenuta nei decenni successivi, questa mostra a cura di Silvia Paoli e Pierangelo Cavanna consente di cogliere l’identità del lavoro del fotografo, offrendo piani di lettura utili anche alla comprensione delle altre esposizioni concomitanti.