Nove sale tematiche progettate da altrettanti curatori: per il prossimo biennio, il Museo del Gioiello di Vicenza si presenterà in questa inedita "veste" ai suoi visitatori.
Tempo di novità al Museo del Gioiello di Vicenza, che ogni due anni rinnova la propria collezione permanente con un allestimento inedito.
A partire dal 14 dicembre, varcando la soglia degli spazi espositivi dedicati, all’interno dell’iconica Basilica Palladiana, sarà infatti possibile intraprendere un nuovo percorso di visita, alla scoperta di 310 pezzi unici ed esclusivi; in larga parte si tratta di capolavori di valore inestimabile.
Pur nella continuità della direzione, sempre affidata ad Alba Cappellieri – Professore Ordinario di Design del Gioiello al Politecnico di Milano e principale studiosa del gioiello in Italia – e nella poliedricità dell’offerta culturale, ritmata da frequenti mostre temporanee, il “nuovo corso” del museo è sottolineato dalla presenza di nove curatori di fama internazionale.
Ciascuno si è occupato di una sala del percorso espositivo; ognuna, inoltre, è associata a una parola chiave: Simbolo, Magia, Funzione, Bellezza, Arte, Moda, Design, Icone, Futuro, sono i vocaboli scelti. In particolare, la stessa Cappellieri ha curato la selezione dedicata ai “designer senza design”, ovvero agli autori che “non hanno esplorato altri prodotti che non fossero il gioiello. Si tratta di una riflessione che riporta i designer orafi, che sono al tempo stesso anche artigiani e autori, nell’alveo del design che li ha troppo a lungo ignorati e ci dimostra la permeabilità e la trasversalità del design del gioiello“.
Questa “terza edizione” dell’allestimento dell’ente, promossa su impulso di Italian Exhibition Group Spa in partnership con il Comune di Vicenza, sarà visitabile fino alla fine del 2020.
[Immagine in apertura, da sinistra: Marcel Boucher, spilla Ballerina, 1951, USA; Alfred Philippe per Trifari, KrussMan & Fishel, Beau, 1953 ca; Marcel Boucher, Sonia, linea Ballet of Jewels, 1950, USA]