Un anno intero nel segno di Leonardo da Vinci: alla Biblioteca Ambrosiana ha appena preso il via la prima delle quattro mostre dedicate all'artista e scienziato del quale, nel 2019, ricorrono i 500 anni dalla scomparsa. Grande protagonista di questo progetto espositivo è il Codice Atlantico, "tesoro leonardiano" dell'istituzione.
Correva l’anno 1637, quando il conte Galeazzo Arconati, esponente della migliore aristocrazia milanese, donò alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano il Codice Atlantico, tra le più rilevanti raccolte di testi e disegni autografati di Leonardo da Vinci. Oggi, a 500 anni dalla scomparsa dell’artista e scienziato toscano, il Codice è al centro di un esteso progetto espositivo, in più tempi.
Una selezione dei 1119 fogli che compongono l’opera – circa 1750 i disegni presenti – viene eccezionalmente esposta nella biblioteca milanese in occasione della mostra I segreti del Codice Atlantico. Leonardo all’Ambrosiana.
Curata dal Collegio dei Dottori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, la prima parte della rassegna – appena inaugurata e visitabile fino al 17 marzo 2019 – si focalizza sui disegni di Leonardo legati in modo specifico alla città di Milano.
Appartengono a questo ambito la celebre pianta della città, con la visione del centro di Milano a volo di uccello, lo studio per il naviglio di San Cristoforo, il progetto per il monumento equestre in onore del duca Francesco Sforza e gli studi per il tiburio del Duomo, studi prospettici e altri progetti di carattere architettonico-militare.
Dal 19 marzo al 16 giugno 2019 la mostra svelerà invece altri aspetti del “tesoro leonardiano dell’Ambrosiana”: da Milano, infatti, il focus si sposta sugli studi di ingegneria civile, tra congegni idraulici, macchine per corde, per l’attività tessile, per la produzione di strumenti meccanici, punzonatrici e girarrosti automatici.
In estate, a partire dal 18 giugno, sarà la volta di Leonardo in Francia. Disegni di epoca francese dal Codice Atlantico; curata da Pietro C. Marani, questa terza mostra prende in esame gli ultimi anni di attività del Maestro, accendendo i riflettori sui 23 fogli del Codice Atlantico databili al soggiorno francese di Leonardo, presso la corte di Francesco I.
A chiudere questo speciale progetto espositivo sarà Leonardo e il suo lascito: gli artisti e le tecniche; con la curatela di Benedetta Spadaccini, questa quarta mostra – dal 17 settembre 2019 al 12 gennaio 2020 – si concentra sui disegni di Leonardo e dagli artisti della sua cerchia, rileggendoli secondo due linee di studio.
“La prima – ha anticipato a riguardo Benedetta Spadaccini – presenta le diverse tecniche esecutive, dalle punte metalliche alle matite e dall’inchiostro ai gessetti colorati, secondo un percorso cronologico e storico-critico che mette in evidenza le singole personalità degli artisti coinvolti. La seconda linea di ricerca si basa sulle indagini diagnostiche non invasive eseguite in situ, che saranno presentate all’interno del percorso espositivo mediante la presenza di supporti quali macrofotografie e video”.
[Immagine in apertura: Leonardo da Vinci (1452-1519), Codice Atlantico (Codex Atlanticus), foglio 199 verso, dettaglio con la veduta a volo di uccello della città di Milano]