La popolare attrice italiana vesti i panni della governante francese Caterina Leher, una donna ritenuta un modello di integrità che deve però fare i conti con una parte di sé che tiene segreta…
La storia del dramma La governante, opera di Vitaliano Brancati nella quale viene affrontato anche il tema dell’omosessualità, si è intrecciata fin da subito con i limiti imposti dalla censura.
Scritto nel 1952, il testo venne infatti immediatamente avversato; lo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo italiano morì nel 1954, nove anni prima che lo spettacolo riuscisse finalmente a debuttare.
Da quella prima rappresentazione, avvenuta a Parigi nel 1963, sono trascorsi oltre cinque decenni e varie fasi si sono susseguite nell’assetto della società italiana e nella sua capacità di relazionarsi con un tema considerato all’epoca troppo scottante.
A vestire i panni che furono di Anna Proclemer, moglie di Brancati e protagonista del debutto italiano dello spettacolo – avvenuto nel gennaio 1965, dopo l’abolizione della censura – è oggi Ornella Muti.
Con Enrico Guarnieri, la popolare attrice italiana calcherà le scene del Teatro Duse di Bologna dal 18 al 20 gennaio, in una versione de La governante diretta da Guglielmo Ferro, con musiche di Massimiliano Pace.
Sul palco Muti è Caterina Leher, governante francese assunta nella casa di Leopoldo Platania, il personaggio interpreto da Enrico Guarneri. Calvinista, considerata un “modello d’integrità”, la donna tiene nascosta la propria omosessualità, vivendola come una “colpa”. Si tratta di uno dei “segreti” che la spingeranno verso una scelta fatale e definitiva.
Nel cast anche Nadia De Luca, Rosario Marco Amato, Caterina Milicchio, Turi Giordano, Federica Breci e Rosario Minardi.