Tra le creature più numerose della Terra, gli insetti generano sensazioni contrastanti. A mostrare la loro varietà e ricordare il loro ruolo chiave nella sopravvivenza del pianeta sono le fotografie di Massimo Brizzi, in mostra a Firenze, che svelano un universo popolato da esseri piccolissimi, persino invisibili a occhi nudo, dalle forme straordinarie.
Sono state premiate nell’ambito della Wiki Science Competition, il grande concorso mondiale di fotografia scientifica organizzato dagli utenti delle piattaforme Wikimedia, le fotografie di Massimo Brizzi esposte, fino al 25 febbraio, al Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze.
La mostra Al di là del visibile propone un’immersione in un universo che è sotto ai nostri occhi, ma che sfugge alle “tradizionali” capacità di visione degli stessi.
Brizzi, infatti, appassionato di entomologia e di fotografia, ha realizzato scatti che contribuiscono a svelare la ricchezza e varietà delle forme di vita che popolano il sottobosco, dando evidenza a quelle che, a causa delle loro dimensioni, sono scarsamente visibili o conosciute.
Negli anni le sue due passioni lo hanno spinto a concentrarsi sulla macro e microfotografia da ricerca e, in particolare, a destinare specifico interesse al multiforme mondo degli insetti.
Presentate accanto ai relativi reperti del Museo della Fondazione, in modo tale da attivare un confronto con altre forme, più antiche, di documentazione della ricerca nelle Scienze naturali, le fotografie testimoniano l’abbondanza della microfauna nel contesto boschivo. Emerge un mondo in cui si muovono e operano pseudoscorpioni, collemboli, acari, larve di coleotteri, termiti del legno, varie tipologie di formiche e altri microrganismi presenti nell’acqua.
Piccolissime o invisibile a occhi nudo, queste forme di vita rivelano aspetti sorprendenti e, a tratti, persino mostruosi!
[Immagine in apertura: Massimo Brizzi, Ali di libellulaxx]