Conto alla rovescia nel capoluogo toscano per la riapertura del museo che conserva oltre 180 opere dello scultore italiano, tra sculture, dipinti, disegni e incisioni. Dopo la chiusura per lavori, l'istituzione situata nel cuore della città accoglierà uno degli eventi di Pitti Uomo 95 e una mostra temporanea: protagoniste le fotografie di Massimo Pacifico, scattate nei grandi musei internazionali.
Con una collezione permanente di opere di Marino Marini eseguite tra il 1916 e il 1977, esposte sui quattro livelli, il Museo fiorentino intitolato allo scultore scomparso nel 1980 riapre le proprie porte al pubblico, dopo lo stop degli ultimi mesi.
A partire dal 9 gennaio, torneranno nella piena disponibilità gli spazi espositivi dell’istituzione presieduta da Patrizia Asproni, rimasti chiusi per interventi necessari all’impianto di climatizzazione.
Tante le novità che accompagneranno la ripresa dell’attività culturale dell’istituzione nel nuovo anno, a partire dall’annunciata volontà di circoscrivere il pagamento del biglietto di ingresso alle sole mostre.
In nome di una maggiore connessione con la città, nel 2019 dovrebbe concretizzarsi il progetto di rendere Piazza San Pancrazio “un punto di incontro per bouquinistes, con una mostra-mercato e un programma di reading, presentazioni di libri, cataloghi e libri d’artista, talk e altre iniziative promosse dal museo”, come annunciato da Asproni.
Ad accompagnare i primi giorni di riapertura saranno due appuntamenti.
Nella suggestiva cornice della cripta, sarà visitabile la mostra Effetto Museo. Intrusioni istantanee nei luoghi dell’arte. Curata da Claudio Di Benedetto, fino al 25 febbraio consentirà di apprezzare a Firenze le fotografie realizzate da Massimo Pacifico in alcuni dei principali musei del mondo. Fotografo professionista e giornalista, originario di Sulmona, Pacifico ha indagato con il suo obiettivo le emozioni e le reazioni suscitate dall’esperienza di visita e dall’osservazione diretta delle opere d’arte, dando così vita a una raccolta di immagini che dal Metropolitan di New York conduce al Rijksmuseum di Amsterdam al Victoria & Albert Museum londinese, passando per il Prince of Wales Museum a Mumbai in India e i Musei d’Arte Moderna di Barcellona, Lipsia, Milano, Londra.
L’8 gennaio, inoltre, il Museo Marino Marini accoglierà l’evento – su invito – di una eclettica company italiana del settore moda che ha scelto di celebrare il traguardo del trentennale in concomitanza con la 95esima edizione di Pitti Uomo, in programma a Firenze dall’8 all’11 gennaio. Negli spazi del museo è prevista “una serie di interventi che dialogheranno con il contesto circostante, abitato dalle opere dello scultore italiano Marino Marini“; nelle giornate del 9 e 10 gennaio, “saranno esperibili da tutti coloro che decideranno di visitare il Museo nei suoi abituali orari di visita”.
All’interno del museo, infine, sarà di nuovo possibile ammirare anche lo straordinario Tempietto del Santo Sepolcro, costruito da Leon Battista Alberti su commissione di Giovanni Rucellai.
[Immagine in apertura: Massimo Pacifico, Effetto Museo – Museo Marino Marini, Firenze]