Arte urbana, comunità e territorio sono al centro dell’iniziativa che sta prendendo forma nei Quartieri Spagnoli di Napoli. Un “non convegno” che punta i riflettori sulle dinamiche dell’arte pubblica.
Nella giornata odierna, venerdì 8 febbraio, e domani sabato 9, i Quartieri Spagnoli di Napoli faranno da cornice a ST.AR.T, l’appuntamento collettivo che riunisce protagonisti ed esperti di arte urbana, con un occhio di riguardo per la pittura calata nel contesto cittadino. L’obiettivo del “non convegno” è analizzare in maniera concreta le dinamiche alla base del rapporto fra arte urbana, comunità e territorio, attraverso cinque tavoli di lavoro.
I temi approfonditi nelle diverse tavole rotonde spaziano dalle prospettive operative ‒ perché e come fare arte urbana, analizzando il lavoro delle figure coinvolte, come i curatori di quartiere ‒ alla partecipazione e al coinvolgimento della cittadinanza, senza dimenticare la necessità di tutelare gli interventi artistici ideati per la città.
Sul fronte della produzione giocano un ruolo chiave l’apporto delle istituzioni e il capitolo dei finanziamenti e della policy legale che regola lo sviluppo degli interventi artistici per la collettività, mentre il concetto di riqualificazione e di rigenerazione è imprescindibile dalla creatività applicata all’ambito cittadino.
L’idea di riqualificazione, infine, non è applicabile solo al tessuto urbano, ma anche alle relazioni umane che lo innervano; ben oltre, dunque, la fisicità dell’intervento artistico.
[Immagine in apertura: Napoli, 8 Febbraio 2019. La realizzazione del murales TARANTINA TARAN ultimo femminiello, in via Concezione a Montecalvario nei Quartieri Spagnoli a Napoli ideato dallo street artist Vittorio Valiante, per le giornate della rassegna ST.AR.T. dedicata alla street art italiana e internazionale, photo by Giovanni Vitale/KONTROLAB. Immagine nell’articolo: per la stessa rassegna, IABO al lavoro sull’opera Don Pedro, curata da INWARD, photo by Simone Forzan]