Ventiquattro appuntamenti tra concerti, proiezioni, spettacoli musicali e incontri di approfondimento, molti dei quali a ingresso libero, si intrecciano in un percorso dedicato alla diffusione dell’Espressionismo nelle arti.
Prenderà il via venerdì 22 febbraio per proseguire fino al 29 marzo, il Festival Espressionismo, l’omaggio della Città di Torino al movimento artistico che, a partire dai primi anni del Ventesimo secolo, influenzò tutti i linguaggi artistici, a cominciare dalla pittura e dalla musica.
L’edizione 2019, come le precedenti, presenta un palinsesto che dà vita a un cartellone monografico di 24 appuntamenti tra concerti, proiezioni, spettacoli musicali e incontri di approfondimento, molti dei quali a ingresso libero.
Sono diversi i compositori che hanno dato il loro contributo alla poetica espressionista, in Germania e nel resto d’Europa. In musica tutto è partito dalla cosiddetta “seconda Scuola di Vienna”, con Schönberg, Berg e Webern, presenti nel Festival con numerosi brani liederistici e strumentali.
Oltre ai concerti, il programma prevede anche una retrospettiva dedicata al cinema tedesco degli anni Dieci e Venti (Il gabinetto del Dottor Caligari e Il Golem sono solo alcuni dei titoli in programma al Museo Nazionale del Cinema) e alcuni incontri che si focalizzano sul rapporto dell’arte musicale con quella figurativa e con la poesia, oltre a evidenziare il contributo italiano all’Espressionismo.