Domenica 24 febbraio, a Los Angeles, si svolgerà la cerimonia di consegna dei premi Oscar. I film in corso per la statuetta più ambita hanno ispirato la realizzazione di sorprendenti poster, che strizzano l'occhio ad alcuni dei grandi artisti del Novecento.
A Star Is Born, Black Panther, BlacKkKlansman, Bohemian Rhapsody, Green Book, Roma, La favorita, Vice: sono queste le otto pellicole cinematografiche “rilette” dai creativi dell’agenzia Shutterstock in altrettanti poster.
Ciascuna di queste opere, in lizza per il premio Oscar nella categoria Miglior film, ha ispirato la realizzazione di un progetto di graphic design che strizza l’occhio all’arte contemporanea e, nello stesso tempo, propone una sintesi, tra arte e grafica, della vicenda narrata.
In attesa di scoprire chi vincerà l’ambita statuetta – la cerimonia è in programma a Los Angeles, domenica 24 febbraio – sul sito della nota agenzia sono stati pubblicati tutti i poster, accompagnati da brevi note di presentazione.
Le sorprese per gli occhi non mancano, come testimonia la scelta di Alice Lee (nella locandina in apertura) di ispirarsi alle celebri serigrafie di Andy Warhol per riprodurre il volto di Freddie Mercury, la cui storia viene ripercorsa nel biotopic Bohemian Rhapsody con modalità analoghe a quelle che avrebbe potuto impiegare il padre della Pop Art. “Conosciuto per la sua personalità fiammeggiante e impenitente, Mercury è considerato uno dei più grandi cantanti nella storia della musica, amato da molti. In questo senso, ho trovato una somiglianza tra Freddie e Andy Warhol, il cui lavoro iconico è l’ispirazione per il mio poster“, ha infatti affermato l’autrice.
Si resta nell’arte del Novecento con il poster di Flo Lau per La Favorita. In questo caso si compie dunque un autentico balzo temporale, impiegando l’effetto fisheye e il puntinato in bianco e nero dell’artista per “catturare l’agguerrita concorrenza al centro della storia“, come ha indicato Lau. L’arte è presente anche nel manifesto con cui Thanh Nguyen ha riletto la pellicola di cui è protagonista la pop star internazionale Lady Gaga, il cui volto – o meglio, una sua “evocazione” – emerge in una composizione a collage che è un omaggio all’artista britannico Richard Hamilton.