Rigorosamente in bianco e nero, le opere del fotografo Luca Carlino offrono un ritratto del cinema italiano contemporaneo, a partire dai suoi protagonisti. Fino al 3 marzo, alla Casa del Cinema di Roma.
Da Marcello Fonte, protagonista di Dogman, per la regia Matteo Garrone, ad Alessio Lapice, nei cinema in questi giorni con Il Primo Re di Matteo Rovere; da Eugenia Costantini a Elena Cucci, che hanno interpretato personaggi femminili in recenti pellicole di Gabriele Muccino e Giovanni Veronesi: sono loro alcuni dei “nuovi volti” del cinema italiano.
Il progetto espositivo Frame riunisce, negli spazi della Casa del Cinema di Roma, 40 ritratti realizzati dal fotografo Luca Carlino, che ha scelto di immortalare gli artisti emergenti del cinema made in Italy.
Aperta fino al 3 marzo prossimo, Frame è ritmata da scatti nei quali emerge il peculiare approccio dell’autore al genere del ritratto. Forte della sua esperienza nel settore cinematografico, Carlino conduce i visitatori alla scoperta delle più interessanti produzioni cinematografiche del nuovo millennio, focalizzandosi su questa generazione di artisti con intensi scatti, capaci di svelarne con minuzia la fisionomia.
Sono fotografie dalle quali emerge anche uno slancio di “introspezione psicologica”, che consente di fissare nella memoria i volti di questi artisti, artefici, secondo la giornalista Simone Isola, di un vero e proprio “rinascimento in celluloide“.