Un libro che descrive le drammatiche conseguenze della dura politica dell'Australia sul fronte dell'immigrazione si è appena aggiudicato i 125.000 dollari australiani in palio in uno dei più prestigiosi premi letterari del Paese. Merito di Behrouz Boochani, che non si è arreso ai limiti fisici e mentali del centro per migranti in cui è costretto a vivere. Perché la letteratura "ha il potere di darci la libertà".
Sebbene non gli sia stato possibile prendere parte alla cerimonia di premiazione, a causa delle misure restrittive che limitano la sua libertà, la notizia del riconoscimento conferito a Behrouz Boochani, per la sua opera letteraria scritta via WhatsApp, è riuscita a superare ogni barriera, geografica e imposta dall’uomo.
Tra i più rilevanti premi letterari australiani, quest’anno il Victorian Prize for Literature è stato infatti assegnato all’autore di No Friend But the Mountains: Writing from Manus Prison (in apertura, un particolare della copertina). Si tratta di un libro scritto dallo scrittore, giornalista e cineasta, nonché rifugiato curdo iraniano, durante la sua detenzione in un centro sull’isola di Manus, in Papua New Guine
Anziché “fissare” questa storia su carta, condizione che avrebbe comportato il rischio della sua possibile perdita nel corso dei controlli all’interno della struttura detentiva, Boochani ha pensato di impiegare il sistema di messaggistica istantanea WhatsApp. Nel periodo di stesura, il destinatario dei suoi componimenti, originariamente scritti in lingua farsi, si è occupato della traduzione in inglese.
Per Michael Williams, direttore del Wheeler Center – l’istituzione che organizza il premio a nome del governo australiano – No Friend But the Mountains: Writing from Manus Prison è “una straordinaria opera letteraria, un contributo indelebile all’editoria australiana e alla narrativa“.
Pari a 125mila dollari australiani è il riconoscimento assegnato a Boochani, che vive sulla propria pelle le conseguenza della dura politica del Paese sul fronte dell’immigrazione.
In sua assenza, lo scrittore ha fatto pervenire un messaggio preregistrato, nel quale ha sottolineato il valore che lui riconosce ai libri: “Credo che la letteratura abbia il potenziale di apportare cambiamenti e sfidare le strutture di potere. Ha il potere di darci la libertà.”