Al CID – Centre d’Innovation et de Design, nel dismesso sito industriale di Grand-Hornu, prende il via domenica una mostra dedicata a oltre trent'anni di attività del CIRVA-Centro Internazionale di Ricerca sul Vetro e le Arti plastiche di Marsiglia. Tra gli oggetti esposti, anche quelli firmati dall'italiano Andrea Branzi.
Da oltre 30 anni Cirva – Centre international de recherche sur le verre et les arts plastiques di Marsiglia esplora le relazioni tra arte, design e vetro attraverso una vasta gamma di esperienze e produzioni. Riunendo insieme designer con orizzonti molto diversi, ma uniti dall’opportunità di prendere parte a un più vasto dialogo attorno al vetro e alle sue ambivalenze, Cirva ha contribuito a ridefinire il perimetro della produzione con questo materiale.
Su questa realtà si concentra la mostra Glass-Oriented Design, che a partire da domenica 17 febbraio propone, negli spazi del dismesso sito industriale belga di Grand-Hornu, una selezione delle creazioni realizzate nell’ambito del laboratorio francese.
La prima parte della mostra si concentra sui progetti dell’architetto e designer italiano Andrea Branzi, che per Cirva, tra il 2001 e il 2008, ha concepito opere capaci di mettere in discussione i rapporti canonici tra oggetti domestici, Natura e architettura.
Appartengono a una fase successiva sia le ricerche di Sylvain Willenz, presente con le collezioni Shift, Spot lights e Block containers, sia il progetto di illuminazione sviluppato dai francesi di Normal Studio, tra il 2013 e il 2016, incaricati anche dell’allestimento di questa mostra. Tra i progetti esposti anche le creazioni di David Dubois, la cui dimensione poetica e narrativa inserisce le variabili della casualità e del movimento. La rassegna, infine, ripercorre anche la collaborazione – avviata nel 2011 – tra Cirva e il festival Design Parade di Hyères, dalla quale è sorto un concorso, che assegna un sussidio di ricerca di un anno al vincitore.
Glass-Oriented Design resterà aperta fino al 26 maggio.
[Immagine in apertura: Simbiosi n°2, 2004-2005 © Andrea Branzi © Galerie Clio Calvi (Milan)]