Ha aperto i battenti poche ore fa la grande mostra dedicata da Palazzo Reale all’artista siciliano. Maestro quattrocentesco passato alla storia per la capacità di tratteggiare il profilo psicologico e le emozioni dei suoi personaggi.
Fino al 2 giugno, le opere di uno dei pittori simbolo della storia dell’arte italiana sono riunite nella imperdibile rassegna allestita al Palazzo Reale di Milano. Protagonista assoluto Antonello da Messina, cuore pulsante della mostra curata da Giovanni Carlo Federico Villa e animata da ben 19 dipinti, su 35 che ne conta la sua produzione. Come spesso accade a opere che affondano le radici in un passato lontano, infatti, i lavori attribuiti ad Antonello da Messina giunti fino a noi sono davvero esigui, ma straordinari.
Ne sono una prova l’iconica Annunciata, in cui la Vergine si rivolge alla misteriosa presenza che si è manifestata con occhi e gesti consapevoli, oppure il San Girolamo nello studio, proveniente dalla National Gallery di Londra e, ancora, il Ritratto d’uomo dal sorriso enigmatico, in prestito dalla Fondazione Culturale Mandralisca di Cefalù.
Completa l’esposizione la Madonna con il Bambino abitualmente custodita dall’Accademia Carrara di Bergamo. Opera del figlio, Jacobello di Antonello, che faceva parte della bottega del padre, il dipinto allude ai natali “divini” dell’artista, rappresentando una sorta di omaggio del figlio alla grandezza del genitore.
A rendere ancora più speciale la rassegna è la guida che accompagna metaforicamente il pubblico alla scoperta delle opere di Antonello da Messina: Giovan Battista Cavalcaselle. Attraverso i suoi taccuini, in prestito dalla Biblioteca Marciana di Venezia, il celebre storico dell’arte ricostruisce il primo catalogo di Antonello, consegnando alla storiografia un pittore senza pari.
[Immagine in apertura: Antonello da Messina, San Girolamo nello studio, 1475 ca. The National Gallery, Londra. Crediti fotografici: © The National Gallery, London]