Il museo Amos Rex di Helsinki ospita la prima retrospettiva finlandese dedicata a uno dei più famosi Maestri del Surrealismo. Ripercorrendone la densa carriera.
Fino al 19 maggio, i tanti appassionati di René Magritte avranno un motivo in più per vistare la Finlandia. Il Paese scandinavo, infatti, accoglie per la prima volta una retrospettiva dedicata all’artista novecentesco, allestita negli ambienti museali dell’Amos Rex di Helsinki.
Realizzata in collaborazione con il MASI, Museo d’arte della Svizzera Italiana di Lugano, la mostra evoca l’intensa carriera di Magritte, spaziando dalle istanze surrealiste al periodo “vache”, e analizzando l’approccio dell’artista alla realtà, guidato da un talento innato nel capovolgerne le dinamiche e nel trasformarle in qualcosa di completamente diverso, spiazzante.
In particolare la rassegna finlandese prende le mosse da Life Line, uno dei rari interventi di cui fu protagonista Magritte, andato in scena ad Anversa nel 1938. In quella occasione l’artista rivelò eccezionalmente i suoi metodi di lavoro e il suo modus operandi, gettando luce sul “mistero del mondo” declinato in forma pittorica.
Le opere in mostra descrivono con efficacia la parabola creativa di Magritte, fra trovate geniali e capovolgimenti visivi passati alla storia. Completano l’offerta espositiva la serie di pellicole note con il nome di Fantômas, dirette da Louis Feuillade, nel solco di atmosfere dal sapore fortemente surrealista.
[Immagine in apertura: René Magritte, La Chambre d’Écoute, 1958, dettaglio]