La mostra che sta per inaugurare allo Städel Museum getta nuova luce sulla pittura veneziana rinascimentale. Una scuola senza eguali, nel solco della quale si formarono artisti passati alla Storia.
Dal 13 febbraio al 26 maggio, lo Städel Museum di Francoforte parlerà italiano, complice la mostra Titian and the Renaissance in Venice, un vero e proprio omaggio espositivo a una delle più fortunate stagioni pittoriche dell’arte veneziana, evocata dal centinaio di capolavori che animeranno la rassegna tedesca.
In particolare saranno la brillantezza del colore e della luce a finire sotto i riflettori, testimoniando tutta la vivacità di una “scuola” pittorica che ha lasciato il segno, specie nelle generazioni successive. Grazie alle atmosfere della straordinaria città lagunare, gli artisti dell’epoca elaborarono una pittura dal forte impatto visivo, emblema di una Venezia cinquecentesca all’apice del suo benessere.
Più di venti opere descrivono la parabola creativa di Tiziano, convergendo nella più ampia selezione di dipinti dell’artista esposta in Germania, cui si aggiungono, fra gli altri, gli interventi di Giovanni Bellini, Jacopo Palma il Vecchio, Sebastiano del Piombo, Jacopo Robusti detto il Tintoretto, Lorenzo Lotto, Paolo Veronese e Jacopo Bassano.
Organizzata secondo un dettagliato criterio tematico, la mostra ripercorre soggetti e suggestioni cari alla pittura veneziana rinascimentale, come i riferimenti al paesaggio e alla bellezza femminile ‒ è celebre il filone delle cosiddette “belle donne” ‒ e il colore, come già anticipato, protagonista indiscusso di una stagione pittorica memorabile.
[Immagine in apertura: Tiziano Vecellio, Madonna con Bambino, Santa Caterina e pastore (cosiddetta Madonna del coniglio), 1530 circa, Paris, Musée du Louvre, Département des Peintures ©bpk / RMN – Grand Palais / Michèle Bellot]