Parigi riscopre i capolavori impressionisti della collezione Courtauld

20 Febbraio 2019

Edouard Manet A Bar at the Folies-Bergère, 1882 Oil on canvas 96 × 130 cm © The Samuel Courtauld Trust, The Courtauld Gallery, London

Sono le opere di Modigliani, Cézanne, Degas, Seurat, Turner, Manet, Matisse, Monet, Picasso, Pissarro, Renoir, Rodin, Toulouse-Lautrec, van Gogh e di altri grande artisti, che hanno operato tra Ottocento e Novecento nel contesto parigino, a comporre il percorso espositivo di The Courtauld Collection: A Vision for Impressionism.
In apertura il 20 febbraio alla Fondation Louis Vuitton di Parigi, la rassegna colma un’assenza – durata sei decenni – della raccolta di capolavori costituita da Samuel Courtauld, l’imprenditore e industriale inglese scomparso nel 1947, noto anche come collezionista d’arte.
Fondatore del Courtauld Institute of Art e della Courtauld Gallery, a Londra, Courtauld ha svolto un ruolo fondamentale nel riconoscimento di Cézanne nel Regno Unito, formando una delle più grandi collezioni dedicate al lavoro del pittore. Tra le sue “passioni”, anche quella per Seurat, il cui lavoro è “documentato” nella sua collezione da quattordici opere, tra cui La Jeune Femme se poudrant, scelta anche per questa rassegna.

Le circa 110 opere riunite in occasione del progetto espositivo parigino provengono dalla Courtauld Gallery o da alcuni collezioni pubbliche e private internazionali. La compresenza di alcuni dei più rilevanti dipinti e disegni francesi, eseguiti tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, consente di riaccendere i riflettori su una stagione unica, che ha posto le premesse per la nascita dell’arte moderna.
Tra i lavori in mostra si segnalano Un Bar aux Folies Bergère di Manet (nell’immagine in apertura), Les Joueurs de cartes di Cézanne, Autoportrait à l’oreille bandée di Van Gogh, Nevermore di Gauguin e una serie di 10 acquerelli di J.M.W. Turner appartenuti al fratello di Samuel Courtauld, Sir Stephen Courtauld.

In parallelo, la Fondation Louis Vuitton di Parigi accoglie anche la mostra A Vision for Painting New Selection of Works, che accende i riflettori su una selezione di opere pittoriche della collezione dell’istituzione francese.
Nel complesso vengono esposte una settantina di opere, di 23 artisti internazionali, relative al periodo compreso tra gli anni Sessanta del Novecento e i giorni nostri; a Joan Mitchell, Alex Katz, Gerhard Richter, Ettore Spalletti, Yayoi Kusama e Jesús Rafael Soto sono riservati specifici focus.