Lo storico palazzo lagunare afferente al Polo museale del Veneto ha annunciato il programma espositivo della nuova stagione, che celebrerà la straordinaria raccolta di sculture appartenute alla famiglia Grimani sin dal Cinquecento.
A partire da maggio 2019, il Palazzo Grimani di Venezia, raro esempio di fusione tra architettura veneziana cinquecentesca e decorazioni in stile tosco-romano, frutto degli interventi (sempre nel Cinquecento) di Vittore Grimani e di suo fratello Giovanni, darà il via a una densa stagione espositiva, che inaugurerà con una mostra molto attesa: in questa occasione l’edificio tornerà a ospitare, dopo 430 anni, la raccolta di statue appartenuta alla famiglia Grimani.
Fu il Patriarca di Aquileia Giovanni Grimani a possedere l’eccezionale collezione, custodita nel palazzo di famiglia in Santa Maria Formosa a Venezia fino alla fine del Cinquecento. La mostra guiderà lo spettatore alla scoperta di una raccolta che affonda le radici nell’epoca rinascimentale e offrirà l’opportunità di ammirare l’allestimento delle statue all’interno della Tribuna, la stanza delle meraviglie concepita proprio da Giovanni Grimani per i suoi preziosi manufatti.
Da maggio a novembre, invece, il secondo piano del palazzo ospiterà la mostra Pittura/Panorama Paintings by Helen Frankenthaler, 1952-1992. Curata da John Elderfield, capo curatore emerito per la pittura e la scultura al Museum of Modern Art di New York e organizzata dalla Helen Frankenthaler Foundation con Venetian Heritage e Gagosian, l’esposizione segna il ritorno delle opere dell’artista americana a Venezia dopo la sua partecipazione alla Biennale del 1966 all’interno del padiglione degli Stati Uniti.
[Immagine in apertura: Palazzo Grimani, Venezia, photo by Alejandro fonte Flickr]