Gli eventi che precedettero e seguirono il colpo di Stato del Cile, avvenuto l’11 settembre 1973, sono al centro di un graphic novel in uscita il 6 febbraio.
Tra le novità editoriali di febbraio, sul fronte del fumetto c’è Là dove finisce la terra. Cile 1948-1970. Opera di Désirée e Alain Frappier, questo graphic novel è nato dall’incontro, avvenuto durante il capodanno 2013, con Pedro Atías.
Scrittrice dei testi lei, disegnatore lui, i due autori propongono per add editore un intenso racconto che continua a tenere accesi i riflettori sugli eventi che hanno segnato la seconda parte del Novecento del Paese sudamericano, confermando l’attenzione dell’Italia su quella complessa fase storica, recentemente ripercorsa anche dal documentario, diretto da Nanni Moretti, Santiago, Italia.
Pedro Atías è il figlio dello scrittore socialista Guillermo e nel fumetto “dà voce alle speranze di un popolo e di un Paese in cerca di una rivincita sociale, e incarna la storia di una generazione convinta che la lotta per la giustizia e l’uguaglianza sia figlia della rivoluzione“.
Desiderosi da tempo di misurarsi con il contesto dell’America Latina, Désirée e Alain Frappie hanno individuato nei ricordi in prima persona di Atías l’espediente narrativo per ripercorrere gli anni che hanno preceduto e seguito il colpo di Stato dell’11 settembre 1973, evento che ha capovolto il destino del Cile e portato al potere Augusto Pinochet, dittatore fino al marzo 1990.
Memorie personali si intrecciano con eventi collettivi, dando vita a un racconto intimo e corale nello stesso tempo, utile a delineare quello che Luis Sepulveda, nella prefazione, ha paragonato a “un viaggio verso il paese dell’utopia, verso il paese dei pieni diritti, della vita degna e fraterna alla quale l’umanità aspira nonostante le sia stata negata“.