Abbracciano l'intera carriera creativa di Lou Reed, dagli esordi alla fine degli anni Cinquanta fino al 2013, i documenti dell'archivio dell'artista divenuti consultabili presso la New York Public Library for the Performing Arts, nel Lincoln Center.
È il risultato di una volontà espressa da Laurie Anderson, moglie di Lou Reed, la pubblica condivisione dell’archivio del cantautore, chitarrista e poeta statunitense scomparso nel 2013.
A partire dallo scorso venerdì, nella sede distaccata della New York Public Library al Lincoln Center, è possibile visionare e scoprire la raccolta di note, fotografie, documenti, disegni, poster, dischi e le oltre 600 ore di registrazioni appartenuti al noto artista statunitense.
Laurie Anderson ha dichiarato alla stampa di aver riflettuto a lungo in merito al destino di questo materiale, poiché mentre era ancora in vita il cantautore non aveva espresso una preferenza in merito a tale collezione di materiali. Ha quindi deciso in autonomia di affidare la conservazione ed esposizione dell’archivio alla New York Public Library, in modo tale da rendere ancora di più la memoria di suo marito parte integrante della vita della città di New York.
La biblioteca, dal canto suo, ha voluto celebrare l’apertura con una speciale edizione limitata: ha infatti pubblicato seimila tessere che riproducono il celebre ritratto di Lou Reed realizzato da Mick Rock nel 1972.
Sono stati necessari due anni di catalogazione e di preparazione, dopo l’acquisizione da parte dell’istituzione culturale, prima che il Lou Reed Archive divenisse consultabile a tutti.
Per Laurie Anderson, si tratta di una opportunità che consentirà a giovani musicisti, fan e a chiunque altro fosse interessato a saperne di più sul cantante di addentrarsi nel suo universo privato. Indissolubilmente legato all’esperienza del gruppo cult dei Velvet Underground, anche come solista Reed è stato autore di grandi successi internazionali, tra cui Walk on the Wild Side e Perfect Day.
[Immagine in apertura: Lou Reed in concerto alla Heineken Music Hall di Amsterdam nel giugno 2012. Photo credits: PAUL BERGEN/AFP/GettyImages]