Fashion e fotografia si mescolano nell’immaginario promosso da Bob Krieger, vero e proprio ambasciatore visivo della moda italiana nel mondo, cui il Palazzo Morando di Milano dedica una mostra suggestiva.
Si intitola Bob Krieger imagine. Living through fashion and music. ’60 ’70 ’80 ’90 l’esposizione che, fino al 30 giugno, regalerà ai visitatori di Palazzo Morando, a Milano, l’opportunità di ammirare gli scatti di uno dei fotografi di moda più celebri di sempre. Classe 1936, Krieger è stato uno dei primi artisti a far conoscere il fashion made in Italy oltreconfine, immortalando le creazioni di stilisti passati alla storia.
Curata da Maria Grazia Vernuccio e allestita dall’architetto Carlo Colombo, la mostra riunisce una serie di scatti provenienti dalla collezione privata di Krieger e getta nuova luce sul contributo di quest’ultimo alla diffusione della conoscenza della moda italiana nel mondo. Le immagini, cuore pulsante della campagne pubblicitarie di allora, raccontano la linee, i tagli e le geometrie messi a punto da firme del calibro di Valentino, Missoni, Armani, Ferré, Gucci e Dolce & Gabbana.
Le fotografie di Krieger riflettono un momento storico chiave per la moda italiana, che venne accolta negli Stati Uniti con grande entusiasmo fin dagli anni Settanta. Italians are coming! è il titolo scelto da Vogue America nel 1976 e le immagini di Krieger ‒ autore di tre copertine di Time e corrispondente del New York Times Magazine ‒ contribuirono alla diffusione di stili destinati a diventare icone internazionali.
Come ricorda lo stesso Krieger, “Negli anni ’70 abbiamo invaso gli Stati Uniti e da quel momento siamo diventati i numero uno nel mondo. Devo dire che mi sento anche un po’ parte di questa invasione, con Armani, Versace, Ferré e tutti gli altri perché nasciamo tutti insieme. Il momento di gloria è stato il 1982 con la prima copertina di “Time” dedicata a Giorgio Armani che feci io con lui. Era la prima volta che uno stilista italiano era sulla copertina di un settimanale così importante ed è stata una consacrazione, come un Nobel, fantastico!”.
[Immagine in apertura: Genny, 1982 © Bob Krieger]