Arte, impegno politico e resistenza sono i poli tematici attorno ai quali ruota la mostra in arrivo negli spazi di Les Abattoirs, a Tolosa. A partire dall’emblematica opera di Pablo Picasso.
Si intitola Picasso and the Exodus. A Spanish History of Art in Resistance la mostra allestita, dal 15 marzo al 25 agosto, presso Les Abattoirs, a Tolosa. Un efficace approfondimento sul legame tra gli artisti e il tema dell’esilio, vissuto da molti di essi in tempi passati e recenti e protagonista delle loro opere. La rassegna ospite del museo francese trae origine dall’esempio di Picasso, artista esule per antonomasia, che non ebbe timore di schierarsi contro il regime franchista.
Risale al 1937, anno in cui scoppiò la guerra civile spagnola, la netta presa di posizione di Picasso contro il regime di Franco: incaricato dal Padiglione spagnolo di realizzare un dipinto per la fiera di Parigi, l’artista modificò radicalmente il soggetto del suo intervento dopo essere venuto a conoscenza del tragico bombardamento della città di Guernica, divenuto poi il tema cardine di uno dei suoi capolavori più noti.
Esule lui stesso, Picasso si schierò a difesa della pace e di quanti scelsero di abbandonare il proprio Paese di origine, le cui opere affiancano quelle di Picasso nella mostra di Tolosa. Óscar Domínguez, Luis Fernández, Hans Hartung, Joan Miró, Manuel Ángeles Ortiz sono solo alcuni esempi di artisti esuli riuniti dalla rassegna francese, ai quali si sommano coloro che continuarono a realizzare i propri lavori anche nei campi di rifugiati, come Antoni Clavé, J.Fín (Josefin Vilató) e Javier Vilató.
Non manca un riferimento al tempo presente, attraverso gli interventi di artisti contemporanei che hanno raccolto l’eredità “politica” e sociale di Picasso, battendosi per i diritti civili e la libertà e mantenendo alta l’attenzione sul tema dell’esilio ai giorni nostri.