Due delle installazioni digitali interattive del museo aperto nel giugno scorso sull'isola di Odaiba, a Tokyo, rendono omaggio alla primavera introducendo alcune novità "di stagione". I visitatori potranno scoprirle esclusivamente da marzo a maggio.
Si arriva in primavera in Giappone per cercare di vedere con propri occhi la magia della fioritura dei ciliegi. Se nonostante le buone intenzioni le speranze dovessero venire infrante, quest’anno sarà possibile consolarsi sperimentando un’altra straordinaria esperienza, non solo visiva.
Inaugurato a Tokyo lo scorso giugno, il museo permanente MORI Building DIGITAL ART MUSEUM: EPSON teamLab Borderless si è già conquistato la reputazione di “tappa imperdibile” durante una visita sull’isola artificiale di Odaiba. E non sarebbe potuto essere altrimenti, visto il successo di pubblico – e sui social network – riscosso dalle affascinanti e sorprendenti installazioni multimediali curate, in tutto il mondo, dal collettivo artistico teamLab.
Chi visiterà il museo questa primavera potrà godere di alcune novità, per così dire “ispirate alla stagione” in arrivo. Solo da marzo a maggio, infatti, nell’opera Spirits of the Flowers, ad esempio, esemplari di astragali e della specie Daphne sbocceranno insieme alle specie già presenti: un modo per evocare, seppur in forma digitale, quanto avviene davvero in Natura nelle settimane primaverili. le lampade in vetro di Murano che mutano il proprio colore nella stanza rivestita di specchi di Forest of Resonating Lamps-One Stroke splenderanno di una luce intensa, richiamando colore dei fiori di ciliegio.
Sempre accompagnata dalle musiche di Hideaki Takahashi, anche Memory of Topography, opera nella quale i visitatori attraversano un paesaggio naturale intervallato da elementi di diversa altezza, in grado di “rispondere” al loro spostamento fisico attraverso il movimento dei fiori e degli insetti, cambierà il proprio aspetto: accoglierà, infatti, un paesaggio tipicamente primaverile.