Con un aumento delle presenze nei primi tre mesi del 2019 superiore al 20% rispetto allo stesso periodo del 2018, il Giardino di Boboli si appresta a una fase di rinnovamento. Per il biennio 2020/2022 sono stati infatti annunciati vari interventi che riguardano anche il patrimonio arboreo, caratterizzato da centinaia di alberi plurisecolari.
Esteso per circa 30 ettari, il Giardino di Boboli è il “polmone verde” del centro storico fiorentino, ma è anche un luogo intrinsecamente legato alla storia del capoluogo toscano e delle sue dinastie. Avviato nel corso del XVI secolo – l’appezzamento di terreno fu acquistato da Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I, nel 1550 – fu progettato da Niccolò Pericoli detto il Tribolo. Dopo i Medici, furono i Lorena e i Savoia a forgiarne progressivamente l’aspetto, portando avanti anche un’azione di ampliamento dei confini.
Nel corso del 2018 sono stati oltre un milione i visitatori che hanno attraversato i suoi viali, ammirato le circa 300 statue collocate in varie porzioni del sito, goduto dell’ombra degli oltre 3000 alberi ad alto fusto presenti.
Nel parco non mancano le eccellenze: dalle circa 500 piante di agrumi coltivate in vaso – appartenenti a circa 60 varietà diverse, formano una delle collezioni di agrumi più importanti, dal punto di vista botanico, su scala europea – al settecentesco padiglione del Kaffeehaus, raro esempio di architettura rococò in Toscana.
Per questa amatissima destinazione sta per aprirsi una stagione di rinnovamento, che è stata presentata come il “Rinascimento di Boboli“.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ha infatti annunciato l’avvio di “una grande campagna di interventi che renderanno lo scrigno naturalistico di Boboli ancora più bello; con la riapertura dello splendido giardino degli Ananassi, con i suoi tesori esotici, restituiamo a tutti i visitatori un altro frammento meraviglioso di Firenze che diventa quotidianamente visibile e disponibile a tutti. Nel complesso, un intervento di rilancio così ampio del Giardino non veniva programmato da oltre 80 anni“.
Molte sono le novità che attendono il parco mediceo nel biennio 2020/2022: dal piano di restauri e riassetto del verde all’installazione di nuove panchine; dall’apertura quotidiana, per la prima volta da sempre, dell’esotico giardino della Botanica superiore, alla “gelateria medicea” fino ad alcune selezionate nuove piantumazioni.
Prosegue, inoltre, il progetto Primavera di Boboli, reso possibile grazie alla donazione di 2 milioni di euro da parte di Gucci. Nella serie di interventi messa a punto, alcuni dei quali già completati, rientrano tra gli altri lavori il consolidamento e il restauro della serra calda delle orchidee al Giardino della Botanica Superiore, che prenderanno il via il prossimo 6 maggio.
[Immagine in apertura: Il Giardino del Cavaliere, Giardino di Boboli, Firenze]