Una mostra al Palazzo delle Paure di Lecco rende omaggio alla “fotografa di New York” per antonomasia, la città di cui documentò i cambiamenti e la crescita come metropoli nel primo Novecento.
È in corso fino all’8 settembre, al Palazzo delle Paure di Lecco, una mostra dedicata a Berenice Abbott, una delle fotografe più conosciute al mondo, considerata “la fotografa di New York” per antonomasia, la città di cui documentò i cambiamenti e la crescita come metropoli. Le foto della Grande Mela possono essere definite come i suoi lavori più riusciti: i primissimi scatti furono semplicemente degli appunti, colti con una piccola fotocamera, per poi essere tradotti, nel 1932, in grande formato grazie alla sua macchina Century Universal.
Il percorso espositivo comprende anche i ritratti, realizzati a partire dal 1925 all’interno dello studio parigino di Man Ray, di cui fu assistente; si prosegue poi con la sezione dedicata alla scienza, di cui realizzò gli scatti più ambiziosi, nella convinzione che i fenomeni scientifici fossero validi soggetti artistici. Chiude idealmente la rassegna il documentario Berenice Abbott: A View of the 20th Century di Kay Weaver e Martha Wheelock (1992).
[Immagine in apertura: Berenice Abbott, Nightview, New York, 1932, particolare © Berenice Abbott/Getty Images]