Nato nel 1925 a Larino, in Molise, Di Paolo ha collaborato per quattordici anni con il settimanale Il Mondo, decidendo infine nel 1966 di prendere le distanze dalla fotografia. Il suo archivio è stato riportato fortuitamente alla luce dalla figlia e una selezione di fotografie è in mostra al MAXXI di Roma, fino al 30 giugno.
Com’è rinata l’Italia dopo la devastazione, i traumi e le perdite umane della Seconda Guerra Mondiale? Visitando la mostra Paolo Di Paolo. Mondo perduto, allestita a Roma nello Spazio Extra MAXXI e aperta fino al 30 giugno prossimo, a riprendere vita è la storia del Bel Paese, raccontato attraverso lo sguardo del fotografo molisano classe 1925.
Curata da Giovanna Calvenzi, la rassegna nasce dalla straordinaria scoperta fatta da Silvia Di Paolo, figlia dell’autore, una ventina di anni. Perlustrando la cantina, in cerca di un paio di sci, si è infatti imbattuta in un baule contenente 250mila immagini tra negativi, stampe e diapositive.
Fu in quell’occasione che apprese della straordinaria carriera fotografica del padre, tra i principali collaboratori del settimanale Il Mondo, fondato e diretto da Mario Pannunzio nel 1954, autore di reportage in Giappone, Iran e New York, nonché di ritratti a divi del cinema e a personalità dell’arte.
Eppure, nonostante le 573 immagini pubblicate in 14 anni di attività su Il Mondo e l’intensa attività, nel 1966 Di Paolo prese le distanze dalla fotografia: non sentendosi più in sintonia con la sua tempo, iniziò a dedicarsi alla storia e alla filosofia, celando il suo archivio e il suo passato.
Oggi, due decenni dopo quella scoperta, oltre 250 realizzate negli anni Cinquanta e Sessanta tornano visibili e riprendono la loro funzione narrativa. Tra gli scatti figurano le immagini di Pier Paolo Pasolini al Monte dei Cocci a Roma, di Tennesse Williams in spiaggia con il cane, di Anna Magnani con il figlio al Circeo, di Kim Novak che stira in camera al Grand Hotel, di Sofia Loren che scherza con Marcello Mastroianni negli studi di Cinecittà, ma anche il ritratto di una famiglia che per la prima volta osserva il mare di Rimini e il dolore sui volti di quanti presero parte ai funerali di Palmiro Togliatti.
[Immagine in apertura: Anna Magnani nella sua villa a San Felice Circeo (Roma), 1955, foto Paolo Di Paolo © Archivio Paolo Di Paolo (foto n.2 courtesy Collezione Fotografia MAXXI)]