Capitolo conclusivo di una ideale trilogia avviata nel 1973, la mostra in arrivo nel territorio biellese approfondisce il legame tra Michelangelo Pistoletto e suo padre Ettore.
Si svilupperà in tre sedi dell’area compresa fra Biella e Trivero la mostra Padre e figlio, allestita dal 17 aprile al 13 ottobre nelle sedi di Palazzo Gromo Loso e Cittadell’arte ‒ Fondazione Pistoletto a Biella e presso la Casa Zegna di Trivero.
Protagonista assoluto, come già anticipato dal titolo della rassegna, sarà il dialogo tra Michelangelo Pistoletto e il padre Ettore Pistoletto Olivero, indagato nei suoi risvolti creativi e intimi.
Curata da Alberto Fiz, la mostra si presenta come capitolo conclusivo di una ideale trilogia avviata nel 1973 con l’omonima mostra ospitata dalla galleria torinese Gian Enzo Sperone e proseguita nel 2008, sempre a Torino, con Ettore e Michelangelo. I coetanei proposta dalla galleria Persano. Una storia familiare e artistica, che sviluppa una riflessione chiave della poetica di Michelangelo: l’eredità che i figli “lasciano” ai padri.
Tale concetto si radica profondamente, nelle ricerche di Pistoletto figlio, attorno al tema del rispecchiamento; ne è un’importante testimonianza l’accostamento delle opere esposte. Invertendo la linea di continuità che si diparte dal genitore e raggiunge il figlio, i lavori in mostra forniscono una diversa chiave di lettura del rapporto familiare, nello specifico di quello tra Michelangelo ed Ettore, talentuoso pittore di paesaggi e nature morte scomparso nel 1981.
Oltre 100 opere fra dipinti, installazioni, Quadri specchianti, video e fotografie ripercorrono due vicende umane indissolubili, esplicitate ulteriormente dalle parole di Pistoletto nei video-dialoghi con il curatore e Anna Zegna, membro della famiglia manifatturiera biellese con cui Ettore lavorò fin dagli anni Venti del secolo scorso, realizzando il ciclo di graffiti L’Arte della Lana, commissionatogli dall’imprenditore illuminato Ermenegildo Zegna.
[Immagine in apertura: Michelangelo Pistoletto, Il disegno nello specchio. Immagine nell’articolo: Ettore Pistoletto Olivero, Autoritratto]