Artista fra i più celebri del Novecento, Paul Klee era al centro di una fitta rete di amicizie che lo legavano a colleghi altrettanto famosi. La mostra allestita a Berna rende omaggio a questi affetti, lungo il fil rouge della creatività.
Fin dal titolo, la mostra allestita al Zentrum Paul Klee di Berna rivela l’orizzonte tematico in cui si inscrive: i legami di amicizia che unirono Paul Klee a una lunga lista di colleghi, con i quali condivise la passione per l’arte. Kandinsky, Arp, Picasso …Klee & Friends, visitabile sino al primo settembre, ripercorre la carriera di Klee attraverso le sue relazioni con gli artisti che ne incrociarono il cammino, confrontando le rispettive opere.
Sullo sfondo di Monaco, dopo un periodo di grande isolamento creativo durato dal 1906 al 1912, Klee iniziò a entrare in contatto con artisti destinati a diventare amici fraterni. Basti pensare ad August Macke, conosciuto a Gunten e poi compagno di viaggio – insieme al comune amico Louis Moilliet – in Tunisia, esperienza che influenzò in maniera determinante la poetica e lo stile di Klee.
Anche Wassily Kandinsky e Franz Marc entrarono nella cerchia di amici dell’artista, nonostante l’incombere della Prima Guerra Mondiale. Kandinsky e Klee si sarebbero poi riuniti nuovamente al Bauhaus, qualche anno più tardi. Alexej Jawlensky, Marianne Werefkin, Sonia e Robert Delaunay, Hans Arp e Pablo Picasso completano il mosaico di amicizie costruito da Klee durante la sua esistenza.
La mostra svizzera non riunisce soltanto una vecchia cerchia di amici ma, attraverso le loro opere, individua anche la serie di influenze esercitate gli uni sugli altri, gettando le basi delle istanze espressioniste, cubiste e surrealiste, lungo una linea del tempo particolarmente estesa.
[Immagine in apertura: Paul Klee, Dispute, 1929, Zentrum Paul Klee, Bern via Facebook – Fanpage Zentrum Paul Klee]