Dall'iconica Venere di Urbino di Tiziano ai ritratti dei Medici firmati da Bronzino, passando attraverso tutta una serie di capolavori della pittura veneta e fiorentina tra Cinquecento e Seicento: le Gallerie degli Uffizi hanno presentato al pubblico quattordici sale completamente rinnovate nell'allestimento, che ora possono ospitare anche molti dipinti custoditi in passato nei depositi.
Sono decine i capolavori che tornano visibili al pubblico quest’oggi, mercoledì 29 maggio, all’interno di un’eccezionale operazione di rinnovamento delle Gallerie degli Uffizi a Firenze: al primo piano del celebre museo toscano, 14 sale sono state completamente riallestite. 105 le opere che hanno trovato posto nel nuovo percorso espositivo, di cui un terzo erano finora relegate nei depositi. Dopo un anno di lavori, invece, i tesori della grande pittura veneta e fiorentina del Cinquecento e del primo Seicento sono ora sapientemente distribuiti in un’area di oltre mille metri quadrati.
Verdi sono le pareti delle sale dedicate alla pittura veneta – un colore ripreso dai tendaggi e dai rivestimenti degli stessi muri dipinti in molti dei capolavori del Rinascimento lagunare – e tinteggiate di grigio scuro sono invece le stanze che ospitano le opere di scuola toscana, con un chiaro rimando alla pietra serena della stessa architettura degli Uffizi.
Tra i capolavori che hanno trovato nuova collocazione, spicca innanzitutto la Venere di Urbino di Tiziano, cui è stata dedicata una sala apposita, affiancata dalla Flora ancora del Maestro veneto e dalla Fornarina di Sebastiano del Piombo. Nelle sale adiacenti, il focus sulla pittura veneta continua con opere di Lorenzo Lotto, Tintoretto, Veronese.
La sala del Pilastro è stata scelta per ospitare le monumentali pale d’altare della Controriforma. In uno spazio che ricorda architettonicamente proprio una chiesa a pianta centrale, i visitatori tornano ad ammirare – a distanza di 10 anni dall’ultima esposizione in pubblico – la Madonna del Popolo di Federico Barocci. Sempre del pittore urbinate è il Noli me tangere, a confronto con lo stesso soggetto dipinto però dalla pittrice bolognese Lavinia Fontana.
Le stanze attorno alla sale del Pilastro fanno registrare un deciso cambio di scala, passando dalla dimensione monumentale a spazi allestiti come “studioli”, per ospitare opere di piccole dimensioni valorizzandone la visione raccolta, in dettaglio.
Una storia secolare come quella delle collezioni degli Uffizi non poteva infine trascurare un rimando alle grandi dinastie dell’Italia delle Signorie. In particolare, nel nuovo allestimento sono raccolti i ritratti dei Medici di Bronzino, tra cui il più celebre è sicuramente quello di Eleonora da Toledo con il figlio Giovanni.
Si dice molto soddisfatto il direttore delle Gallerie, Eike Schmidt, che ha commentato: “È come se si fosse aperto un secondo, nuovo museo dentro la Galleria. L’operazione è di portata gigantesca, ed è stata resa possibile anche grazie a una generosa donazione dei Friends of the Uffizi Galleries, presieduti da Maria Vittoria Rimbotti Colonna. Questa formidabile impresa è stata portata a compimento dall’eccezionale squadra delle Gallerie degli Uffizi, che ha lavorato con passione e grande competenza. Finalmente possiamo mostrare nel modo migliore due settori delle nostre collezioni, quello della pittura della Controriforma e quella della pittura veneta, che sono anche tra i più importanti al mondo. Ma non è finita qui: nel giro di pochi mesi tutta l’ala del Cinquecento sarà riallestita“.