Fino al 26 agosto, il British Museum ospita la più grande mostra di manga mai realizzata al di fuori dei confini del Paese del Sol Levante.
Da forma d’arte narrativa visiva “locale”, a fenomeno multimediale su scala globale: l’universo manga ha ormai da tempo conquistato generazioni di appassionati, anche oltre i confini del Giappone. Eppure mai, prima d’ora, aveva ispirato una mostra così ampia e strutturata come quella che il British Museum si appresta a ospitare, a partire dal 23 maggio.
Per tutta l’estate – e fino al 26 agosto – il prestigioso museo londinese accoglierà infatti Manga マンガ, un ambizioso progetto espositivo che intende indagare in profondità le origini, il successo e le “declinazioni trasversali” – dagli anime ai “travestimenti dei cosplay” – di un genere intimamente legato con la cultura nipponica, ma dal carattere universale.
Curata da Nicole Rousmaniere, la mostra intende dimostrare, tra gli altri aspetti, come lo stile comunicativo peculiare dei manga sia in grado di parlare a tutti e di affrontare generi eterogenei – dall’amore all’avventura – combinando realtà e immaginazione.
In una dichiarazione rilasciata alla stampa inglese nei mesi scorsi, in occasione della presentazione della mostra, il direttore del British Museum, Hartwig Fischer, ha sottolineato la capacità dei manga di “forgiare un nuovo linguaggio visivo internazionale“.
Nel museo inglese, nella cui collezione permanente sono inclusi anche capolavori di arte grafica giapponese, per l’occasione è stata allestito il sipario gigante – lo Shintomiza Kabuki Theatre Curtain – creato nel 1880 dal pittore Kawanabe Kyōsai e originariamente utilizzato negli spettacoli teatrali. Sulla monumentale opera – 17 metri per 4 metri di altezza – sono riconoscibili le raffigurazioni di demoni e fantasmi.
Nel percorso di visita sono inoltre inclusi la serie Poe Clan di Moto Hagio, Il Poema del Vento e degli Alberi di Keiko Takemiya e numerose altre opere grafiche in larga parte mai concesse per mostre oltre i confini giapponesi.
Per gli appassionati del Paese del Sol Levante e delle sue mitiche fumetterie è prevista anche la ricostruzione di un tipico store di fumetti di Tokyo, nel quale sarà possibile sperimentare un’esperienza a metà strada tra digitale e reale.
[Immagine in apertura: Hagio Moto, The Poe Clan, 1972-1976 © MOTO HAGIO/SHOGAKUKA INC.]