C'è anche "Botole ovvero Lavori in corso", del 1968, che torna in esposizione dopo oltre dieci anni e in seguito al restauro, tra le opere di Pino Pascali in mostra a Venezia, in occasione della rassegna inclusa tra gli eventi collaterali della 58. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia.
Dalla Puglia al Veneto, nel segno di Pino Pascali. È una mostra senza precedenti quella che la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare si appresta a inaugurare il 9 maggio a Palazzo Cavanis, in Fondamenta delle Zattere.
In occasione della 58. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, curata da Ralph Rugoff, sarà infatti possibile visitare Pino Pascali – Dall’Immagine alla Forma, il progetto espositivo curato da Antonio Frugis e Roberto Lacarbonara, con la direzione artistica di Rosalba Branà.
Aperta fino al 24 novembre prossimo, la mostra si focalizza sul metodo di lavoro dell’artista – scomparso 50 anni fa e considerato tra i massimi protagonisti della Pop Art e dell’Arte Povera italiana – a partire dall’assiduo ricorso al disegno e agli appunti fotografici. Punto di avvio di questa operazione è stata la recente scoperta di un prezioso corpus fotografico di oltre 160 scatti – realizzati e stampati tra il 1964 e 1965 – parte dell’acquisizione del Fondo fotografico e dal Fondo del Video Pubblicitario a opera della Fondazione Pino Pascali.
Nel percorso di visita alcune delle più rilevanti opere scultoree e ambientali dell’artista vengono affiancate ad appunti e fotografie, a testimonianza del ruolo di quest’ultimo medium nella sua produzione. Non solo strumento documentativo ma di interpretazione e analisi, la fotografia ha infatti offerto a Pascali l’occasione per “dare corpo a un racconto individuale che si riverserà senza conflitti nella sua ricerca linguistica“.
Dopo Pino Pascali, ritorno a Venezia, del 2011, con questa nuova mostra la Fondazione Pino Pascali torna di nuovo protagonista in occasione della kermesse lagunare. Ad accompagnare la mostra è un catalogo con testi dei curatori Antonio Frugis e Roberto Lacarbonara e di Rosalba Branà, Valérie Da Costa, Francesco Stocchi e Marco Tonelli.
[Immagine in apertura: Pino Pascali, Botole ovvero Lavori in corso, 1967, La Galleria Nazionale, Roma]