Si è concluso poche ora fa il festival che ha innescato un dialogo virtuoso tra gli studenti della Maya Angelou Community High School e i più grandi street artist internazionali.
“Movimento” creativo sempre più al centro della scena mondiale, la street art è stata protagonista del Maya Angelou Mural Festival, la kermesse organizzata dal gruppo Branded Arts presso la Maya Angelou Community High School, nella zona sud di Los Angeles. Animato dal desiderio di dare vita a incontri socio-culturali all’insegna dell’arte, Branded Arts ha saputo unire le istanze dell’arte “di strada” alla didattica.
Il risultato è consistito in una rassegna andata in scena dal 13 al 18 maggio scorsi, trasformando i muri della scuola superiore losangelina in un supporto per gli interventi di oltre 20 street artist fra più famosi dell’epoca attuale.
A corollario dell’evento, un simposio di due giorni ha ceduto la parola a relatori provenienti dal LACMA – Los Angeles County Museum of Art, dal Jet Propulsion Lab della NASA e da Self Help Graphics; senza dimenticare il poetry slam conclusivo, durante il quale si è esibito l’artista R&B Miguel.
Fra le personalità street che hanno dato un nuovo volto ai muri dell’edificio scolastico spiccano JR – con il suo Inside Out Project, grazie al quale i ritratti in bianco e nero degli studenti hanno trovato spazio sulle pareti esterne della scuola – e Shepard Fairey, autore di un omaggio grafico (in apertura di articolo) all’effigie fotografica di Maya Angelou, realizzata da Chester Iggins nel 1969.
Riflettori puntati anche sul collettivo tedesco 1010, che ha ideato una sorta di trompe l’oeil simulando il vuoto sulla superficie del muro; su Add Fuel, nome d’arte di Diogo Machado, che ha interpretato lo slogan “Somos Uno (We are one)”; su Axel Void, il quale ha celebrato il senso di comunità attraverso uno spaccato familiare dal sapore contemporaneo.