Il Museo del Prado di Madrid ha presentato gli esiti del restauro di uno dei capolavori del Beato Angelico, che sarà esposta nell’imminente mostra dedicata dalla sede madrilena al pittore rinascimentale.
Nell’anno del suo bicentenario, il Museo del Prado di Madrid non smette di stupire il pubblico internazionale. Oltre al serrato palinsesto espositivo, il museo madrileno si è fatto promotore di un’importante campagna di restauro, che ha interessato uno dei capolavori più preziosi della sua raccolta e che ha potuto contare sul supporto di mecenati italiani e statunitensi, riuniti rispettivamente nelle associazioni Friends of Florence e American Friends.
Stiamo parlando del restauro dell’Annunciazione del Beato Angelico, condotta presso il Museo del Prado ricorrendo alle tecniche e agli strumenti più avanzati per riportare all’antico splendore il dipinto realizzato da Guido di Pietro da Mugello – passato alla Storia come Beato Angelico o Fra’ Angelico – negli anni Venti del Quattrocento e considerato la prima pala d’altare fiorentina in stile rinascimentale, nel solco degli studi prospettici di Brunelleschi.
Il restauro, particolarmente complesso, ha implicato non solo una attenta pulizia della superficie dell’Annunciazione, coperta dalla polvere del tempo, ma anche un intervento sul supporto dell’opera, danneggiato nel punto di congiunzione tra i due pannelli che lo compongono. In passato il cedimento strutturale era stato affrontato aggiungendo degli strati di colore in corrispondenza del punto di rottura e modificandone, dunque, l’aspetto in maniera profonda. L’attuale lavoro di restauro ha riportato il dipinto alle sembianze originarie, rendendo giustizia alle cromie e alla luminosità volute da Fra Angelico.
L’opera sarà inclusa nell’attesa esposizione Fra Angelico and the rise of the Florentine Renaissance che, dal 28 maggio al 15 settembre, animerà gli ambienti del Museo del Prado, focalizzando lo sguardo sulla produzione dell’artista e su quella dei colleghi Masaccio, Masolino, Filippo Lippi, Ghiberti, Donatello e Brunelleschi, protagonisti del primissimo Rinascimento a Firenze, tra il 1420 e il 1430.
[Immagine in apertura: Beato Angelico, Annunciazione e Cacciata di Adamo ed Eva dall’Eden, 1425-26, dopo il restauro, Museo Nacional del Prado, Madrid]