Il Teatro Massimo di Palermo sta per accogliere “I traditori”, l’opera-inchiesta sulle stragi in cui sono rimasti vittime i giudici antimafia Falcone e Borsellino, scritta da Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo e diretta da Alberto Cavallotti.
Si intitola I traditori l’opera-inchiesta che andrà in scena sul palco del Teatro Massimo di Palermo – il più grande teatro d’opera italiano – il prossimo 23 maggio. Scritto da Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo e diretto da Alberto Cavallotti, lo spettacolo punta i riflettori sui misteri legati a due stragi che hanno fatto drammaticamente epoca, coinvolgendo i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Entrambi vittime di attentati di stampo mafioso nel 1992, Falcone e Borsellino sono al centro di una indagine che tenta di fare luce su una vicenda densa di domande ma povera di risposte. Interpretato da Gigi Borruso e accompagnato dalle musiche di Marco Betta, Fabio Lannino e Diego Spitaleri, I traditori ricostruisce i retroscena di una storia fatta di depistaggi e vicoli ciechi, svelando le trame di un sistema al quale prendono parte mafiosi, servizi segreti e uomini delle istituzioni.
Cronaca e contraddizioni sono i poli fra i quali oscilla l’opera, che spazia dai pizzini criptici di Provenzano a una traccia verso la cassaforte di Vito Ciancimino, dal misterioso ruolo di una donna senza volto alle deviazioni di una parte dell’apparato investigativo, sottolineando l’urgenza di una verità ancora lontana dall’essere finalmente scoperta.
Esperti delle tematiche e dei fatti presi in esame, Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo sono anche autori de Le parole Rubate, opera-inchiesta sui 57 giorni che separarono la strage di Capaci (dove persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta) da quella di via D’Amelio (in cui venne ucciso Paolo Borsellino assieme a cinque agenti); diretta da Giorgio Barberio Corsetti e interpretata da Ennio Fantastichini, è andata in scena sempre al Teatro Massimo di Palermo nel 2017.