La Galleria del Cembalo, nel centro storico di Roma, accoglie gli scatti che la fotografa ha dedicato alla sua comunità di riferimento e alla vita condotta nello stato del Maine, in America. Fino al 6 luglio prossimo.
È la Galleria del Cembalo di Roma a ospitare la prima personale italiana di Cig Harvey, fotografa originaria del Regno Unito – classe 1973 – insignita nel 2017 del premio Excellence in Teaching e l’anno successivo del premio internazionale di fotografia Prix Virginia Laureate. Nell’anno in cui l’Ogunquit Museum of American Art le dedicherà una retrospettiva, a partire dal 30 maggio l’artista espone nella Capitale una collezione di scatti legati alla sua vita nel Maine.
Sebbene i soggetti ritratti appartengano alla cerchia più ristretta delle relazioni della fotografa – si tratta del marito Doug, della figlia Scout, dei suoi amici e vicini di casa – Harvey li ha immortalati “nel momento in cui risultano quasi irriconoscibili” ai suoi stessi occhi. Convinta sostenitrice del valore narrativo dell’arte fotografica, l’autrice si sofferma con questo lavoro sulle persone della sua comunità di riferimento e sul Maine, cogliendone i passaggi stagionali, le piccole e grandi evoluzioni a livello paesaggistico.
Tuttavia, la serenità che ha accompagnato la realizzazione di questi scatti non sembra immune da possibili derive drammatiche, come testimonia la foto della donna che indossa un cappotto rosso in un piccolo giaciglio, in una distesa di neve bianchissima.
Visitabile fino al 6 luglio prossimo, la mostra Luci del nord-est riunisce i lavori presenti appartenenti a progetti differenti, tra cui You Look At Me Like An Emergency (2012), Gardening at Night (2015), You an Orchestra You a Bomb (2017) e Pink is a Touch. Red is a Stare, attualmente in progress.
[Immagine in apertura: Cig Harvey, Emily & The Falcon, dettaglio]