Fino al 3 novembre, il Palazzo Ducale di Genova racconta il talento senza confini dello scenografo, cartellonista, illustratore, pittore, ceramista, autore di pluri-premiati cartoni animati scomparso nel 2007.
Con Labirinto Luzzati, Genova ricorda uno degli artisti più geniali nati in città: scomparso nel 2007, Emanuele Luzzati appartiene alla categoria delle figure difficili da “limitare” nei confini di un unico ambito artistico. Scenografo, cartellonista, illustratore, pittore, ceramista, autore di pluri-premiati e raffinati cartoni animati, Luzzati è stato il creatore di mondi sublimi e fantastici, espressione di uno stile dall’immediata comprensibilità e, nello stesso tempo, fortemente espressivo.
Il Sottoporticato di Palazzo Ducale accoglie, fino al 3 novembre prossimo, un progetto espositivo che ripercorre la vicenda biografica e professionale di questo autore, lasciando emergere l’ingegno e la joie de vivre che hanno accompagnato il suo percorso di uomo e di artista.
Lasciata l’Italia a causa dell’emanazione delle Leggi Razziali, a Losanna – dove trovò riparo – Luzzati riuscì ad acquisire consapevolezza delle correnti artistiche del primo Novecento. Formatosi presso l’Ecole des Beaux-Arts de Lausanne, ebbe l’opportunità di studiare l’opera di Picasso, Paul Klee e il Teatro Russo, iniziando a sviluppare la passione per il settore teatrale. Proprio come scenografo, grazie ai progetti messi a punto per La Fenice di Venezia, La Scala di Milano e il Teatro Stabile di Genova, si afferma negli anni Cinquanta: nel corso della sua carriera ha realizzato fino a 400 scenografie per spettacoli teatrali, per il balletto e la lirica, dimostrando una spiccata capacità di muoversi tra tecniche diverse, come collage, disegno, pastello, china, matita e pennarello.
Nella sua città natale, con Tonino Conte e Aldo Trionfo, fondò il Teatro della Tosse, restandone direttore artistico per oltre 30 anni.
La varietà dei suoi progetti e l’assenza di confini della sua creatività vengono ampiamente testimoniate dalla mostra, che concede spazio anche ai suoi lavori negli ambiti dell’illustrazione, dell’arredo urbano, del cinema di animazione: ben due le nomination agli Oscar in carriera, per La gazza ladra nel 1965 e per Pulcinella nel 1973.
[Immagine in apertura: Emanuele Luzzati, Illustrazione per il Corriere della Sera, 2004, via Palazzo Ducale – www.palazzoducale.genova.it]