5 Giugno 2019
Al Labirinto della Masone a Fontanellato, il 7 e l’8 giugno andrà in scena LOST: il festival dello stupore, dove la musica ambient amplifica il senso di smarrimento tipico di un dedalo. Con nomi come Cabaret Voltaire e Ben Frost.
Musica e performance nei pressi di Parma: nella cornice evocativa del Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci a Fontanellato – il più grande dedalo del mondo – il 7 e l’8 giugno andrà in scena LOST (Labyrinth Original Sound Track), il festival dello stupore. Ai piedi della maestosa piramide del labirinto, le luci e i suoni – interpretati da artisti scelti nel panorama internazionale ambient e sperimentale – amplificheranno nei partecipanti il senso di smarrimento tipico di un dedalo.
Tim Hecker, per esempio, compositore e sound artist canadese, presenterà insieme a Konoyo Ensemble in anteprima italiana il suo nuovo lavoro, Anoyo: una musica che evoca un mondo parallelo di illusione, solitudine e ritorno eterno. Ben Frost, uno dei più interessanti e innovativi compositori dell’elettronica di ricerca contemporanea, mirerà a creare un ambiente circolare nel quale il suono avvolge il pubblico da ogni lato fino ad essere percepito fisicamente, oltre allo show composto esclusivamente da macchine e proiezioni multischermo di Cabaret Voltaire.
A questi si aggiungono i ritmi artici e le frequenze glaciali dell’artista russa Dasha Rush, con la performance audiovisiva Antartic Takt, realizzata in collaborazione con Stanislav Glaszov: un racconto che porta il pubblico in un viaggio immaginario verso un astratto Antartide.