Fino al 21 agosto, la mostra allestita negli spazi di The Map House ricostruisce diverse tappe storiche dello studio della Luna, tra mappe, globi speciali e memorabilia lunari.
In tutto il mondo i 50 anni dall’allunaggio hanno ispirato progetti espositivi, approfondimenti, produzioni cinematografiche dedicate e perfino un’asta da record. A Londra la missione Apollo 11 del luglio 1969 e il suo straordinario risultato vengono evocati nella mostra The Mapping of the Moon: 1669-1969, in corso negli spazi di The Map House.
Visitabile fino al 21 agosto, l’esposizione conduce alla scoperta delle fasi che hanno preceduto il primo sbarco sulla Luna, documentando quanto forte sia stato, anche nei 300 anni precedenti lo storico evento, l’interesse della comunità scientifica verso l’unico satellite naturale del pianeta Terra.
Lo attestano, nel percorso di visita, le cartografie lunari e celesti realizzate dai primi astronomi nel XVII secolo, i diagrammi scientifici, le dettagliate mappe contenenti illustrazioni di artisti, anche autorevoli, che si sforzarono di immaginare possibili visioni dello spazio e altre opere ancora. Il fascino esercitato nei secoli dal cielo notturno e dalla Luna ha infatti alimentato studi e ricerche, stimolando la produzione di mappe, globi, lightbox, carte stellari e modelli tridimensionali.
Tra gli esemplari esposti, la mostra londinese include una mappa del sistema solare di Tycho Brahe, con il Sole e la Luna in orbita attorno alla Terra, alcune carte del XIX secolo relative alle costellazioni e alle fasi lunari, un raro modello in ottone del sistema solare ,datato 1872, e un globo illustrato con lo zodiaco, arricchito da dettagli in oro, risalente ai primi anni del XX secolo.
Passando dalla scienza alla creazione artistica, The Mapping of the Moon: 1669-1969 testimonierà l’ampiezza dell’interesse per la Luna anche nei giorni nostri, grazie alla presenza della collezione di porcellane in miniatura della cartographic artist Loraine Rutt.