Giunge quest'oggi, giovedì 18 luglio, la notizia della scomparsa dello scrittore, autore e personaggio televisivo Luciano De Crescenzo. Originario di Napoli, è morto a Roma a un mese dal compiere 91 anni. Anche Sky Arte ricorderà il grande divulgatore italiano con la messa in onda, venerdì 19 luglio alle 21:15, di "Così parlò De Crescenzo".
Si è spento quest’oggi, giovedì 18 luglio, lo scrittore, autore e personaggio televisivo Luciano De Crescenzo. È morto a Roma, a un mese esatto dal suo 91esimo compleanno. Difficile riassumere la carriera e quindi la popolarità di De Crescenzo nella cultura italiana, essendo stata la sua una figura poliedrica e molto attiva nell’ambito soprattutto della divulgazione di temi letterari e umanistici presso un vasto pubblico.
E pensare che, nato a Napoli nel 1928, Luciano De Crescenzo si era laureato in ingegneria idraulica presso l’Università partenopea “Federico II”: soltanto nel 1976 giungerà ad abbracciare la sua “vocazione” di scrittore divulgatore. A partire dal suo esordio letterario, Così parlò Bellavista, quello di De Crescenzo sarà un crescendo di successi editoriali e apparizioni televisive: l’autore ha dato alle stampe oltre 50 titoli, vendendo milioni di copie in Italia e nei tanti Paesi in cui è stato poi tradotto il suo contributo. Si ricordano anche le sue incursioni nel mondo del cinema come attore – oltre che regista o sceneggiatore – nonché i suoi riusciti tentativi di romanziere.
Il principale apporto di De Crescenzo alla divulgazione e alla cultura generalista è staot comunque nell’ambito della storia della filosofia antica, classica e poi medievale e moderna, che lo scrittore – e poi, di conseguenza, autore televisivo e conduttore – riusciva a trasmettere in forma accessibile anche a un pubblico assolutamente a digiuno di studi umanistici.
Dalle sua pagine come dalla sua viva voce, infatti, è sempre emerso un racconto – drammatico, toccante, spesso divertito e divertente – che non tradiva mai i concetti filosofici alla base dei pensatori o delle cosmogonie originali, ma lo stesso riusciva a mostrarne la vicinanza anche umana al pubblico. Evitando il pericolo di un nozionismo sterile e senza la vera passione per la conoscenza che, è indubbio, De Crescenzo ha invece coltivato e saputo trasmettere.