Grazie al progetto “First Commissions”, per un'intera giornata i visitatori della Galleria dell'Accademia hanno potuto osservare non solo i capolavori del museo fiorentino, ma anche le cinque installazioni progettate da altrettanti artisti australiani. Tra musica, danza, composizione sonora e arte visiva.
L’arte contemporanea e la performance varcano la soglia della Galleria dell’Accademia di Firenze: succede giovedì 4 luglio, grazie al progetto artistico promosso dall’Università di Melbourne insieme all’Accademia di Belle Arti di Firenze e al prestigioso museo toscano, diretto dalla dott.ssa Cecilie Hollberg.
Cinque artisti emergenti australiani – Samuel Kreusler, Ashley Perry, Danna Yun, Jack Riley e Sam Kreusler – si sono ispirati al David di Michelangelo, parte integrante della straordinaria collezione di capolavori della Galleria dell’Accademia, dando vita ad altrettanti interventi inediti. In particolare, tramite i loro lavori hanno attivato un confronto sull’idea di “perfezione fisica”, affrontando tematiche contemporanee di rilevanza globale.
Ad esempio, la coreografia di Riley ha indagato la “gestualità grottesca” del corpo umano, mentre la chitarra classica imperfetta – poiché priva di alcune corde – di Sam Kreusler si è rivelata in grado di generare suoni toccanti e giocosi. Il progetto “andato in scena” a Firenze è compreso nella campagna internazionale promossa dalla Faculty of Fine Arts and Music, denominata First Commissions. Una trentina gli artisti australiani ed emergenti coinvolti, tutti chiamati a misurarsi con l’originale incarico ricevuto nel passato dai più famosi artisti al mondo, artefici della realizzazione di opere che hanno cambiato il corso della storia.
I risultati di questa “sfida” confluiranno in una collettiva, in programma il 27 e 28 luglio nel nuovo campus Southbank dell’Università di Melbourne.
“Sono molto contenta che la Galleria dell’Accademia di Firenze abbia contribuito alla realizzazione di questo progetto che, ancora una volta, ci fa riflettere su quanto i capolavori rinascimentali custoditi nei nostri straordinari musei siano ancora oggi fonte ricchissima di ispirazione per giovani talenti. Sono ugualmente molto contenta che First Commissions abbia offerto alla Galleria occasione di rinnovo dell’amicizia e della collaborazione con una istituzionale storicamente sorella, l’Accademia di Belle Arti“, ha commentato in merito all’iniziativa Hollberg.