Costruito nella città cinese di Qinhuangdao, il museo progettato da OPEN Architecture si è recentemente aggiudicato un riconoscimento nell'ambito dei premi internazionali assegnati dalla testata AZURE.
A frequenza annuale AZURE, tra le principali riviste nordamericane di architettura e design, indice il concorso internazionale AZ Awards, finalizzato a “riconoscere l’eccellenza e l’innovazione” e a “mettere in mostra i migliori progetti, prodotti e idee del mondo“. Assegnati a Toronto il 21 giugno scorso, i premi hanno visto trionfare, tra gli altri edifici, l’UCCA Dune Art Museum; progettato da OPEN Architecture, è stato realizzato nella città cinese di Qinhuangdao tra il 2015 e il 2018.
Per lo studio cinese, formato da professionisti provenienti da tutti i continenti e con sede a Beijing, si tratta di un importante riconoscimento che si aggiunge ai risultati conseguiti negli anni scorsi, tra cui la partecipazione al padiglione nazionale cinese in occasione della Biennale di Architettura di Venezia del 2014.
Già premiato come Iconic Awards Best of Best dal German Design Council, nel 2017, e nominato dalla piattaforma Archdaily come 2019 Building of the Year, l’UCCA Dune Art Museum “incarna un rapporto unico tra interno ed esterno. Lo spazio parla del luogo e la materialità promuove coerentemente il concetto”, ha sottolineato l’architetto Stefano Pujatti, membro della giuria.
Edificato lungo una tranquilla spiaggia della Bohai Bay, nel nord della Cina, il museo è scavato nella sabbia e in essa, dolcemente, scompare, riducendo al minimo il suo impatto fuori terra. Definito dai suoi stessi progettisti “puro, semplice e toccante, un santuario per la Natura e l’arte“, il museo è formato da una serie di celle sotterranee interconnesse. Dalla spiccata forma organica, sono state concepite per celare l’architettura e preservare (almeno) questo tratto costiero dall’incontrollato sviluppi immobiliare dei suoi dintorni.
Nei poetici spazi interni, in larga parte illuminati dall’alto attraverso lucernari, i visitatori possono sperimentare un approccio inedito con la collezione artistica, muovendosi tra ambienti che, nello stesso tempo, consentono loro di osservare la mutevolezza del cielo e del mare nelle diverse ore del giorno.
Oltre a spazi espositivi di diverse dimensioni e versatili, concepiti per ospitare l’articolato programma culturale del Dune Art Museum, la struttura include un’area ristorazione e locali di servizio che seguono le medesime logiche compositive dell’intero edificio. Le porte, le finestre, il banco della reception, il bancone del bar, gli otto tavoli del caffè e i lavandini del bagno sono stati tutti progettati su misura e realizzati a mano.