L'iniziativa "Apollo 50: Go for the Moon", in programma a Washington nelle sere del 16, 17 e 18 luglio, trasformerà il monumento dedicato al primo Presidente degli Stati Uniti nella piattaforma di lancio della storica missione Apollo 11, che portò Neil Armstrong e Buzz Aldrin a mettere piede sulla Luna.
Si moltiplicano le iniziative per celebrare i 50 anni dello sbarco sulla Luna da parte del primo uomo nella storia, avvenuto il 20 luglio del 1969. Uno degli eventi di maggiore impatto sarà probabilmente quello che avrà inizio tra poche ore a Washington: dalle 21:30 – oltre le tre di notte in Italia – e fino alle 23:30, per tre giorni dal 16 al 18 luglio, il Monumento a Washington si trasformerà nella piattaforma di lancio e nello stesso razzo che lanciò la missione Apollo 11 verso il satellite del nostro pianeta.
Merito di un’operazione di videomapping sul lato orientale del monumento, che permetterà di simulare la partenza della storica missione spaziale che vide Neil Armstrong e Buzz Aldrin mettere piede sulla Luna (mentre il collega Michael Collins restava a bordo del modulo di comando, di cui era il pilota). Oltre a preannunciarsi come un’esperienza mozzafiato, lo show di 17 minuti ha anche un obiettivo educativo: presentato dal National Air and Space Museum dell’Istituto Smithsonian, non soltanto ricrea il fatidico lancio, ma presenta anche una serie di video d’archivio per raccontare quello che tuttora resta uno degli eventi più importanti nella storia dell’umanità.
Uno sforzo che fu collettivo anche nella sua attuazione, come ricordato da Ellen Stofan, direttrice del National Air and Space Museum: “Ci vollero 400mila persone, impiegate in 50 Stati, perché la missione Apollo diventasse una realtà. Questa iniziativa vuole celebrarli, sperando che ispiri le generazioni più giovani – che non hanno vissuto in prima persona l’allunaggio – a definire il proprio ‘lancio’“.