Il Rijksmuseum di Amsterdam celebra gli scatti di Erwin Olaf, accostandoli ai celeberrimi dipinti da cui il fotografo ha tratto ispirazione. Il risultato è un efficace dialogo tra passato e presente.
È un legame davvero profondo quello che unisce il fotografo Erwin Olaf al Rijksmuseum di Amsterdam, che ha ricevuto in dono dall’artista una densa collezione di oggetti – stampe, scatti, video, libri e riviste. Per celebrare l’acquisizione della raccolta, il museo olandese ha inaugurato 12 x Erwin Olaf, la mostra – in corso fino al 22 settembre – nella quale confluiscono 11 fotografie di Olaf e un video, affiancati a 11 dipinti e una stampa appartenenti alla collezione del Rijksmuseum.
Le opere del museo costituiscono delle vere e proprie fonti di ispirazione per Olaf, che ne ha studiato i soggetti e lo stile fin dalla giovinezza. Rembrandt, Jan Steen, Breitner sono solo alcuni dei pittori olandesi che hanno influenzato, con la loro poetica, la produzione visiva di Olaf, oggi finalmente in dialogo con i loro capolavori.
Il fotografo ha declinato nel linguaggio dell’obiettivo l’indagine condotta dai Maestri olandesi sull’interiorità umana, assegnando a quest’ultima nuove sfumature di senso. Ne è emblema l’accostamento fra Portrait of a Girl Dressed in Blue di Johannes Cornelisz Verspronck e Hope – Portrait 5 di Olaf. Oltre alla consonanza cromatica, le due opere si congiungono nello sguardo della fanciulla, capace di catturare lo sguardo dell’osservatore.
La stampa Nude Woman di Rembrandt, invece, trova il suo corrispettivo in La Penseuse (Squares) di Olaf, che condivide con Rembrandt il medesimo interesse nei confronti dell’imperfezione umana, simbolo della varietà e della imprevedibilità che caratterizzano l’esistenza.
[Immagine in apertura: Erwin Olaf, Hope – Portrait 5, 2005, dettaglio. Acquired thanks to BankGiro Lottery players]